Stemma della Svizzera

CONFOEDERATIO HELVETICA
Le autorità federali della Confederazione Svizzera

Home page
Mail
Cerca

Berna, 11 marzo 2005. Il Consiglio federale ha deciso in data odierna di modificare l'ordinanza sul Registro centrale degli stranieri (RCS), conferendo diritti di accesso più ampi al Corpo delle guardie di confine (Cgcf). L'estensione di tali diritti si iscrive nel contesto delle misure accompagnatorie inerenti alla libera circolazione delle persone e permette di verificare con maggiore celerità ed efficacia, sin dall'entrata, se sono osservate le prescrizioni in materia di notifica.

Il 1° giugno 2004, con l'attuazione della seconda fase dell'Accordo sulla libera circolazione delle persone con l'UE, sono entrate in vigore le misure accompagnatorie. Da allora, il Cgcf controlla alle frontiere le persone straniere che intendono svolgere in Svizzera un'attività lucrativa di breve durata non soggetta a permesso, ma a notifica. Sinora le informazioni necessarie dovevano essere richieste presso le autorità cantonali competenti in materia di mercato del lavoro o di stranieri. Ciò era talvolta impossibile all'infuori degli orari di lavoro, per cui il Cgcf non sempre era in grado di verificare se erano osservate le prescrizioni in materia di notifica rilevanti per l'attuazione delle misure accompagnatorie. A partire dal 1° aprile 2005, le autorità di confine potranno richiamare le informazioni necessarie in via elettronica (on line). Questa novità renderà più efficaci le misure accompagnatorie e permetterà di eliminare le ricerche, in parte ardue, presso le autorità competenti in materia di mercato del lavoro e di stranieri.

Contemporaneamente, anche i diritti di accesso dell'Ufficio federale di polizia e delle autorità cantonali di polizia saranno adeguati in funzione dei rispettivi incarichi conferiti dalla legge. Trattasi di modifiche di scarsa entità concernenti segnatamente il regolamento del soggiorno, lo stato civile e dati tecnici.

 

Per ulteriori informazioni:

Brigitte Hauser-Süess, Ufficio federale della migrazione, 031 325 93 50