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Riforma delle ferrovie 2: per un servizio pubblico di qualità, efficiente e forte

Comunicato stampa

Riforma delle ferrovie 2: per un servizio pubblico di qualità, efficiente e
forte

I trasporti pubblici svizzeri devono essere gestiti in modo tale da
garantirne l'elevato livello qualitativo, l'efficienza e la capillarità su
tutto il territorio nazionale. Il Consiglio federale ha trasmesso al
Parlamento il messaggio sulla seconda tappa della riforma delle ferrovie, i
cui obiettivi sono modernizzare il finanziamento dell'infrastruttura
ferroviaria, equiparare le ferrovie private alle FFS e aumentare la
sicurezza per i viaggiatori. Grazie all'armonizzazione delle prescrizioni
nazionali con quelle europee dovrà inoltre essere migliorata la
competitività delle ferrovie svizzere. Non sono invece oggetto del messaggio
la questione delle casse pensioni delle ferrovie e quella del futuro
sviluppo del settore ferroviario svizzero.

Nel 1999, data dell'entrata in vigore della prima tappa della riforma delle
ferrovie, sono stati ridefiniti i compiti della Confederazione e delle FFS
ed è stato introdotto il libero accesso alla rete. La seconda tappa concerne
in primo luogo l'elaborazione di una moderna forma di finanziamento
dell'infrastruttura ferroviaria e la parità di trattamento tra ferrovie
private e le FFS. L'obiettivo primario del progetto è di rendere più
efficiente il settore ferroviario e dei trasporti pubblici e di disciplinare
più chiaramente il flusso degli investimenti.

Il 19 dicembre 2003 il Consiglio federale ha avviato la procedura di
consultazione sulla riforma delle ferrovie, che si è conclusa a fine aprile
2004. Il 24 novembre 2004 il Consiglio federale ha preso atto del rapporto
sui risultati della consultazione ed ha incaricato il DATEC di presentare il
messaggio ora licenziato con i relativi disegni di legge.

La riforma delle ferrovie 2 comprende quattro aspetti essenziali:

1. Finanziamento

Le attuali modalità di finanziamento dell'infrastruttura ferroviaria sono
superate, relativamente complesse e poco chiare. A prescindere dalla loro
importanza, le tratte sono attualmente finanziate in tre modi: dalla
Confederazione, dai Cantoni/Comuni o congiuntamente dalla Confederazione e
dai Cantoni. Ne risultano innumerevoli interdipendenze e complesse
procedure. Alla luce della Nuova perequazione finanziaria sarà introdotta
una chiara ripartizione delle competenze: la Confederazione finanzia una
rete di base, i Cantoni la rete complementare. Il finanziamento congiunto
Confederazione-Cantoni sarà eliminato. La rete di base comprenderà tutta la
rete del traffico di transito e a lunga distanza; anche i collegamenti con i
capoluoghi dei Cantoni, con le regioni periferiche e con le sedi principali
dell'industria e del commercio faranno parte di questa rete.

2. Equiparazione tra ferrovie private e FFS

La riforma delle ferrovie 2 porterà all'equiparazione tra ferrovie private e
FFS, con l'introduzione, per gli investimenti nell'infrastruttura delle
ferrovie private, di convenzioni sulle prestazioni analoghe a quelle
concluse con le FFS. Questo consentirà, da un lato, una gestione statale
orientata agli obiettivi ed un controlling efficace e, dall'altro, un
aumento del margine di manovra dell'impresa. L'estensione dello strumento
della convenzione sulle prestazioni quadriennale alle ferrovie private
permetterà anche di regolamentare il seguito del credito quadro per il
finanziamento dell'infrastruttura delle ferrovie private, che scadrà nel
2006.

3. Sicurezza

Un'altra questione importante nell'odierno settore ferroviario è il
dibattito sulla sicurezza dei trasporti pubblici: vandalismo, molestie e
aggressioni a utenti e personale in stazioni, treni e autobus si fanno più
frequenti. Per frenare questo sviluppo servono adeguati fondamenti
giuridici. La protezione dei viaggiatori sarà disciplinata dalla legge e
sarà creata una base legale chiara per l'introduzione di un servizio di
sicurezza per i trasporti pubblici.

Concretamente, l'attuale polizia ferroviaria sarà sostituita da un servizio
di sicurezza in grado di agire in tutti i settori del trasporto pubblico
(inclusi autobus, battelli, impianti a fune). Le imprese ferroviarie,
inoltre, potranno scegliere se esternalizzare un simile servizio di
sicurezza o se affidare tali mansioni di sicurezza ai controllori, che
assumerebbero una doppia funzione. I compiti della polizia di Stato e di
quella comunale rimarranno invariati; la collaborazione tra corpi di polizia
sarà intensificata.

4. Accesso alla rete senza discriminazioni

La politica dei trasporti svizzera punta al trasferimento del traffico merci
dalla strada alla ferrovia e ad un traffico viaggiatori ferroviario
competitivo. Per raggiungere questi obiettivi è necessario che soprattutto
il traffico merci su ferrovia tra la Svizzera e i Paesi confinanti si svolga
il più possibile senza ostacoli.

A questo contribuisce un accesso alla rete privo di discriminazioni. Finora
la non discriminazione nell'accesso alla rete era garantita mediante la
separazione contabile e organizzativa tra infrastruttura e traffico e con il
ricorso ad una commissione arbitrale indipendente. Per giungere ad un
miglioramento in questo settore, la commissione arbitrale, nello svolgimento
della sua attività di vigilanza, sarà dotata di ulteriori competenze: così,
in caso di sospetta discriminazione nell'ambito dell'accesso alla rete, essa
potrà decidere d'ufficio l'apertura di eventuali inchieste.

Nel quadro del cosiddetto primo pacchetto ferroviario, l'Unione europea, la
cui legislazione si è nel frattempo sviluppata, esige che il servizio per
l'assegnazione dei tracciati sia indipendente. L'attuale servizio congiunto
per l'assegnazione dei tracciati di FFS/BLS/RM non è infatti conforme ai
requisiti delle direttive europee. Per garantire la compatibilità con
l'Unione europea, dovrà essere istituito un servizio per l'assegnazione dei
tracciati esterno e autonomo, sotto forma di istituto di proprietà della
Confederazione.

Il Consiglio federale ha preso atto del rapporto sui risultati della
consultazione sull'interoperabilità

Il Consiglio federale ha inoltre preso atto del rapporto sui risultati della
procedura di consultazione concernente la revisione della legge federale
sulle ferrovie (interoperabilità). Tale legge dovrà essere modificata, in
modo da renderla compatibile con le direttive sull'interoperabilità. I treni
dovranno poter superare i confini nazionali senza ostacoli. La costruzione
di ferrovie e la fabbricazione del relativo materiale rotabile saranno
facilitate grazie all'unificazione e al riconoscimento reciproco delle
procedure di verifica.

Nell'interesse delle ferrovie svizzere e dell'industria è necessario
armonizzare le norme tecniche e il piano generale della sicurezza dell'esercizio.
La Svizzera ha interesse a partecipare in prima persona all'elaborazione
delle relative norme europee. Per questo motivo, con la riforma delle
ferrovie 2, si creano anche i presupposti per il recepimento di entrambi i
pacchetti ferroviari europei (incentivazione della concorrenza e
miglioramento dell'interoperabilità).

Berna, 23 febbraio 2005

      DATEC Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia
e delle comunicazioni

      Servizio stampa

Informazioni: Ufficio federale dei trasporti (UFT), Politica e
comunicazione, 031 322 36 43