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Definiti i valori di riferimento per l'attuazione della riforma II dell'imposizione delle imprese

COMUNICATO STAMPA

Definiti i valori di riferimento per l'attuazione della riforma II dell'
imposizione delle imprese

27 gen 2005 (DFF) Il Consiglio federale ha preso atto ieri dei risultati
della procedura di consultazione concernete la riforma II dell'imposizione
delle imprese. Nel contempo esso ha definito le condizioni quadro del
progetto di riforma e incaricato il Dipartimento federale delle finanze
(DFF) di presentare entro giugno del corrente anno il relativo messaggio.

Con la riforma II dell'imposizione delle imprese il Consiglio federale
intende rafforzare la piazza Svizzera attraverso uno sgravio fiscale mirato
del capitale di rischio. Questa riforma dovrebbe andare a vantaggio
innanzitutto degli investitori che operano a livello imprenditoriale. Sono
stati posti in consultazione tre modelli, che si differenziavano per i
provvedimenti fiscali a livello di titolare della partecipazione. Oltre allo
sgravio sui dividendi distribuiti, i modelli 1 e 2 prevedevano una procedura
di imposizione parziale in caso di alienazione di partecipazioni cosiddette
qualificate, mentre il modello 3 si limitava unicamente allo sgravio dell'
imposizione delle distribuzioni di utili.

Dalle 71 risposte dei partecipanti alla procedura di consultazione emerge
che la pianificata ampia revisione del diritto fiscale societario non sarà
un'impresa facile. In linea di principio, la maggioranza dei partecipanti è
a favore di una riforma. Tuttavia, l'analisi delle risposte non ha prodotto
un risultato netto a favore di uno dei tre modelli posti in discussione. Il
DFF ha quindi cercato in stretta collaborazione con i Cantoni una via d'
uscita percorribile e sottoposto al Consiglio federale tre opzioni d'
intervento: sgravi a livello di imprenditore, sgravi a livello di impresa,
interruzione della riforma.

Il Consiglio federale ha decisamente escluso quest'ultima opzione. Dato che
nell'ambito della doppia imposizione economica e dei provvedimenti di
sgravio a favore delle piccole e medie imprese sussiste la necessità di
intervenire politicamente con la massima urgenza, il Consiglio federale ha
optato per un indirizzo che pone al centro della riforma questi due
obiettivi superiori. Gli sgravi dovrebbero tornare a vantaggio in parte
degli imprenditori e in parte delle imprese.

Valori di riferimento per l'attuazione della riforma II dell'imposizione
delle imprese

Rispetto al diritto vigente la riforma prevede le seguenti modifiche:

- imposizione parziale per i dividendi da partecipazioni nell'ambito del
patrimonio privato. La Confederazione dovrebbe applicare un'imposizione dell
'80 per cento e i Cantoni conformemente al proprio diritto. Il regime di
esenzione fiscale per gli utili da alienazione dovrebbe essere mantenuto;

- imposizione parziale per i dividendi e gli utili da alienazione nell'
ambito del patrimonio commerciale. La Confederazione dovrebbe applicare un'
imposizione del 60 per cento e i Cantoni conformemente al proprio diritto.

Il Consiglio federale intende riprendere nel messaggio anche gli sgravi,
peraltro rimasti incontestati nella procedura di consultazione, per le
società di capitali e le imprese di persone. Per motivi di certezza del
diritto, il diritto federale dovrebbe disciplinare con norme chiare anche
due fattispecie fiscali particolari e di centrale importanza, ossia la
liquidazione parziale indiretta e il commercio professionale di valori
mobiliari.

Calendario e ripercussioni finanziarie

Il Consiglio federale ha incaricato il DFF di dare immediato avvio all'
elaborazione del messaggio tenendo conto dei valori di riferimento
summenzionati. Il messaggio dovrebbe essere approvato presumibilmente nel
mese di giugno del corrente anno all'attenzione del Parlamento. La riforma
non è prevista nei piani finanziari della Confederazione, visto che i suoi
effetti si esplicheranno al di fuori del periodo contemplato dal piano
finanziario. L'indirizzo deciso dal Consiglio federale comporta a breve
termine per la Confederazione minori entrate per circa 40 milioni di
franchi. Le ripercussioni finanziarie sui Cantoni dipendono fortemente dal
modo in cui quest'ultimi sfrutteranno i margini di manovra a loro
disposizione. La crescita economica generata dallo sgravio fiscale si
tradurrà però in ulteriori entrate fiscali, cosicché una parte della riforma
potrà autofinanziarsi a lungo termine.

Informazioni per i giornalisti:
Pierre Nikolik, Amm. fed. delle contribuzioni, tel. 031 322 74 14
Angelo Digeronimo, Amm. fed. delle contribuzioni, tel. 031 322 71 58
Arthur Gross, Amm. fed. delle contribuzioni, tel. 031 323 89 76
Niklaus Sommerer, Amm. fed. delle contribuzioni, tel. 031 322 73 69

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