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Ingegneria genetica: modifica dell'ordinanza sulle derrate alimentari

Dipartimento federale dell'interno

        Comunicato stampa

     Berna, 26 gennaio 2005

Ingegneria genetica: modifica dell'ordinanza sulle derrate alimentari

In data odierna, il Consiglio federale ha deciso di modificare l'ordinanza
sulle derrate alimentari (ODerr) per adattarla alle esigenze della legge
sull'ingegneria genetica. La modifica, che entrerà in vigore il 1° marzo
2005, sancisce l'obbligo d'informazione per la diffusione, la lavorazione e
la messa in commercio di organismi modificati geneticamente (OMG). Diverrà
obbligatoria anche la separazione del flusso delle merci nel settore
alimentare in OMG e organismi tradizionali. Vi sono novità anche riguardo
alle disposizioni sulla caratterizzazione delle derrate alimentari e degli
additivi ottenuti con OMG. In futuro, infatti, i prodotti OMG saranno
soggetti all'obbligo di caratterizzazione anche se separati da tali
organismi e depurati (per esempio olio di soia). Con la nuova normativa, il
valore soglia per la caratterizzazione di tracce di OMG passa dall'1% allo
0,9%. Per quanto concerne le tracce di OMG non autorizzati, nuova è la
possibilità di tollerarne la presenza. Il periodo transitorio per l'
attuazione di queste prescrizioni si conclude il 28 febbraio 2006.

      La base di queste modifiche è costituita dalla legge sull'ingegneria
genetica (LIG), in vigore dal 1° gennaio 2004, la quale stabilisce l'obbligo
d'informare gli acquirenti di organismi geneticamente modificati (OMG) e di
separare il flusso delle merci, per evitare contaminazioni. Con la sua
introduzione nella LIG, l'obbligo di caratterizzare i prodotti ottenuti da
OMG, disciplinato dal 1995 a livello di ordinanza (ODerr), ottiene una base
legale esplicita. Oltre alla protezione dall'inganno, questa disposizione
garantisce anche la libera scelta dei consumatori.

      La diffusione e l'introduzione di OMG lungo la catena alimentare va
documentata. Obiettivo di tale documentazione, da conservare per cinque
anni, è di consentire la tracciabilità delle merci. Questa norma si
riallaccia alle disposizioni sulla tracciabilità vigenti in seno alla
Comunità europea (CE).

      Chiunque utilizzi OMG, deve provvedere a separare il flusso delle
merci, per evitare che organismi modificati geneticamente si mescolino in
modo indesiderato con prodotti ottenuti mediante metodi tradizionali. La
separazione del flusso delle merci va assicurata mediante un sistema di
garanzia della qualità, già rivelatosi appropriato in altri ambiti relativi
alla sicurezza delle derrate alimentari.

      Dal 1999, è possibile rinunciare alla menzione obbligatoria qualora
prodotti di fabbricazione tradizionale contengano tracce di OMG pari o
inferiori ad un valore soglia dell'1%. Con la revisione della ODerr, tale
valore sarà fissato allo 0,9%. Dovrà inoltre essere provato che le tracce
sono giunte nel prodotto involontariamente. E' invece abrogata la deroga all
'obbligo di caratterizzazione per i prodotti ottenuti da OMG depurati. Ciò
significa per esempio che, in futuro, l'olio di soia ottenuto da germi di
soia modificati geneticamente dovrà essere etichettato come tale. Queste
modifiche corrispondono alle nuove disposizioni della CE. La menzione
"ottenuto senza ricorso alla tecnologia genetica" viene mantenuta.

      Gli OMG non autorizzati secondo la procedura ordinaria, ma presenti
come tracce introdotte involontariamente, possono essere tollerate se, sulla
base di una valutazione dell'UFSP, non mettono in pericolo la salute
dell'essere umano. Anche questa modifica coincide con il disciplinamento
vigente nella CE.

      La modifica dell'ordinanza sulle derrate alimentari entrerà in vigore
il 1° marzo 2005; è previsto un periodo transitorio di 12 mesi, fino al 28
febbraio 2006, allo scopo di garantire la corretta attuazione delle nuove
disposizioni.

DIPARTIMENTO FEDERALE DELL'INTERNO

Servizio stampa e informazione

Per maggiori informazioni:

Ufficio federale della sanità pubblica, Protezione dei consumatori,

Martin Schrott,  Richard Felleisen, tel. 031 322 95 05.