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PUBLICA: introduzione del primato dei contributi all'inizio del 2007


COMUNICATO STAMPA

PUBLICA: introduzione del primato dei contributi all'inizio del 2007

19 gen 2005 (DFF) In data odierna il Consiglio federale ha tenuto una
discussione relativa all'introduzione all'inizio del 2007 del primato dei
contributi per la previdenza di vecchiaia del personale della
Confederazione. Il Governo ha definito i valori di riferimento del nuovo
piano di previdenza in funzione del primato dei contributi e ha preso atto
di diverse misure di consolidamento. La pianificazione prevede la
partecipazione degli impiegati della Confederazione al consolidamento
finanziario di PUBLICA, segnatamente in caso di pensionamento anticipato
volontario. Il messaggio concernente la revisione totale della legge sulla
CPC sarà presentato al Consiglio federale nel corso del mese di marzo.

I provvedimenti di sgravio delle finanze federali prevedono risparmi
sostanziali anche nel settore del personale. Di fronte a questa situazione
nell'estate del 2004 i partner sociali si sono pronunciati su un pacchetto
globale che, oltre a misure salariali per i prossimi anni, definisce anche
le esigenze del secondo pilastro. Nell'ambito di questo pacchetto globale è
già stata soppressa in procedura urgente, con effetto al 1° gennaio 2005, la
garanzia dell'adeguamento al rincaro delle pensioni di PUBLICA.

Il Consiglio federale prevede di attuare nel quadro di una revisione totale
della legge sulla CPC il passaggio dal primato delle prestazioni al primato
dei contributi. In tal modo è adempiuta anche una mozione della Commissione
delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale presentata nella
primavera del 2000. Nei suoi tratti fondamentali, il primato dei contributi
dovrà essere impostato in modo che gli assicurati non subiscano un notevole
peggioramento rispetto al primato delle prestazioni. Commisurato all'importo
salariale assicurabile, il totale dei contributi del datore di lavoro dovrà
pertanto rimanere paragonabile alle attuali spese della Confederazione.

Quali sono le conseguenze del passaggio per gli assicurati?

La pianificazione oggetto della discussione prevede che l'inizio dell'
assicurazione e che l'età tecnica del pensionamento vengano aumentati a 25
rispettivamente 65 anni. Questo significa che gli assicurati beneficiano
della pensione completa dopo 40 anni di contributi soltanto al compimento
del 65° anno di età (e non più come finora al compimento del 62° anno di
età). L'innalzamento a 65 anni dell'età tecnica del pensionamento risolve
numerosi problemi, come ad esempio le perdite di natura demografica, il
finanziamento dei quadri e il fatto che nel caso del primato dei contributi
i contributi significativi sono versati soprattutto alla fine della vita
attiva.

Il pensionamento anticipato tra il 60° e il 65° anno di età rimane
possibile. Le riduzioni delle pensioni devono però essere aumentate in modo
adeguato dal profilo attuariale affinché la Cassa pensioni non registri
perdite anche in questo ambito. In caso di pensionamento anticipato, anche
in futuro sarà possibile percepire pensioni transitorie. Queste pensioni
sono finanziate a livello paritetico e non dovranno più essere rimborsate
dagli assicurati. Con il passaggio al primato dei contributi decadono i
contributi per aumento di guadagno successivi agli aumenti di stipendio.
Essi saranno integrati direttamente nei contributi periodici del datore di
lavoro e del lavoratore. Il pericolo di una futura copertura insufficiente
della Cassa pensioni è ovviato con una riduzione del tasso tecnico dal 4,0
al 3,5 per cento.

Ulteriori novità

Una novità consiste nel fatto che sono previsti almeno tre diversi piani di
previdenza. I piani contemplano a loro volta varianti, come ad esempio l'
anticipazione dell'inizio del periodo di contribuzione ai fini della
costituzione della pensione a un'età inferiore ai 25 anni oppure la rinuncia
alla pensione transitoria a favore di un avere di vecchiaia superiore. È
così possibile tenere conto in modo differenziato delle diverse prospettive
individuali di risparmio degli assicurati, come pure delle necessità
previdenziali delle singole categorie di personale. Diversamente dalla
normativa in vigore, si prevede inoltre che i contributi concorrano alla
costituzione della pensione sino al momento dell'uscita (anche dopo il
raggiungimento del 65° anno di età).

Il primato dei contributi elimina le false solidarietà. Infatti ogni
assicurato risparmia in vista della propria previdenza. Sono esclusi i
contributi indiretti degli assicurati delle classi inferiori di stipendio
alle pensioni dei top manager, come può succedere con l'ordinamento attuale
nell'ambito del primato delle prestazioni. Ciò rende maggiormente
trasparente la previdenza per gli assicurati.

Posizione dei partner sociali

Le novità sono di massima condivise anche dai partner sociali, segnatamente
la riduzione del tasso tecnico al 3,5 per cento per gli assicurati attivi.
Essi formulano nondimeno riserve in merito all'innalzamento dell'età del
pensionamento a 65 anni ed esigono che il finanziamento dello scoperto
tecnico delle vecchie pensioni a causa di un'eventuale riduzione del tasso d
'interesse tecnico non venga effettuato né a carico degli assicurati attivi,
né a carico di PUBLICA.

Quali sono i prossimi passi?

Nel mese di marzo verrà presentato al Consiglio federale il disegno di
revisione totale della legge sulla Cassa pensioni, affinché il Consiglio
prioritario possa presumibilmente pronunciarsi in merito già nel corso della
sessione estiva 2005. Il Parlamento dovrebbe adottare la revisione della
legge a fine 2005, affinché la migrazione possa essere effettuata all'inizio
del 2007, quando saranno state decise le disposizioni di esecuzione.
Consecutivamente alla migrazione, gli averi previdenziali individuali
saranno calcolati in funzione delle direttive legali e allibrati su un nuovo
conto secondo il principio del primato dei contributi. Il passaggio non
comporta spese supplementari o misure per gli assicurati. Saranno invece
affidati ulteriori compiti agli specialisti del personale. A tal fine sono
previste ampie misure di formazione. Gli assicurati saranno informati a
tempo debito riguardo ai dettagli.

Tasso d'interesse tecnico: si tratta di un tasso matematico che serve alla
determinazione delle aspettative conformemente al modello e quindi al
calcolo dei contributi e delle aliquote di conversione. Il tasso d'interesse
tecnico viene stabilito a lunga scadenza con un margine adeguato al di sotto
della rendita patrimoniale effettiva. Esso non va confuso con l'interesse
minimo prescritto dalla LPP e servito sugli averi dell'assicurato.

Informazioni per i giornalisti:
David Gerber, Ufficio federale del personale, tel. 031 323 93 65

Dipartimento federale delle finanze DFF
Comunicazione
CH-3003 Berna
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