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Firmato l'accordo tra la Confederazione svizzera e l'Unione europea sulla partecipazione della Svizzera all'impiego di promovimento della pace dell'EUFOR in Bosnia e Erzegovina (operazione «ALTHEA»)

3003 Berna, 22 dicembre 2004

Informazione per i media

Firmato l'accordo tra la Confederazione svizzera e l'Unione europea sulla
partecipazione della Svizzera all'impiego di promovimento della pace
dell'EUFOR in Bosnia e Erzegovina (operazione «ALTHEA»)

Il 22 dicembre 2004 la Svizzera ha firmato a Bruxelles l'accordo con
l'Unione europea sulla partecipazione del nostro Paese all'impiego di
promovimento della pace dell'EUFOR in Bosnia e Erzegovina (operazione
«ALTHEA»). L'accordo disciplina gli aspetti fondamentali della
collaborazione tra la Svizzera e l'UE nell'ambito della missione in Bosnia,
basata sulla risoluzione 1575 del Consiglio di sicurezza dell'ONU e
nell'ambito della quale sono impiegati circa 7000 militari. Il contingente
svizzero comprende attualmente 10 militari, che potranno salire a 20 in un
secondo momento.

La Svizzera e l'Unione europea hanno firmato oggi a Bruxelles, a livello di
ambasciatori, l'accordo sulla partecipazione del nostro Paese all'impiego di
promovimento della pace dell'EUFOR in Bosnia e Erzegovina. L'accordo,
entrato in vigore con la firma odierna, prevede che la Svizzera partecipi
alla missione dell'EUFOR, avviata il 2 dicembre 2004, con un contingente
iniziale di 10 uomini. Il contingente svizzero potrà essere portato in un
secondo momento a un massimo di 20 militari. La missione dell'EUFOR,
nell'ambito della quale sono impiegate circa 7000 persone, è basata sulla
risoluzione 1575 del Consiglio di sicurezza dell'ONU, emanata il 22 novembre
2004, e gode dell'appoggio del Governo bosniaco. La partecipazione della
Svizzera è stata approvata dal Consiglio degli Stati e dal Consiglio
nazionale rispettivamente durante la sessione autunnale e la sessione
invernale del 2004. L'approvazione del Parlamento era necessaria perché i
militari svizzeri saranno impiegati per più di tre settimane e dotati di
armi per l'autodifesa.

L'accordo disciplina gli aspetti fondamentali della collaborazione tra la
Svizzera e l'Unione europea nell'ambito della missione in Bosnia e
Erzegovina. Analogamente a quanto stabilito per la partecipazione della
Svizzera alla KFOR in Kosovo e all'ISAF in Afghanistan, i militari svizzeri
non saranno subordinati all'EUFOR, bensì assegnati a quest'ultima a titolo
di collaborazione. Le strutture interne, le questioni in materia di
personale e gli affari disciplinari rimarranno sotto controllo svizzero.
L'accordo disciplina inoltre lo scambio di informazioni e gli aspetti
finanziari. La Svizzera assumerà tutti i costi risultanti dalla sua
partecipazione all'EUFOR, che per un contingente di 10 militari ammonteranno
a circa 2,7 milioni di franchi l'anno.

Il contingente svizzero dell'EUFOR, costituito di due ufficiali superiori e
di ulteriori otto militari, fungerà da team di osservazione («liaison and
observation Team») e sarà stazionato a Bugojno (Cantone 6 della Federazione
della Bosnia e Erzegovina). Oltre a svolgere compiti di osservazione e di
informazione, il contingente svizzero assumerà, a stretto contatto con la
popolazione e le autorità locali nonché con organizzazioni internazionali e
organizzazioni non governative, la funzione di sistema di preallarme volto
ad allertare l'EUFOR in merito a eventuali sviluppi critici per quanto
concerne la situazione in materia di sicurezza.

Con il suo impegno nell'operazione «ALTHEA» il nostro Paese sottolinea la
sua disponibilità a fornire un contributo alla pace e alla stabilità della
Bosnia e Erzegovina, situata in una regione fondamentale per la politica
estera e la politica di sicurezza della Svizzera. L'EUFOR, così come la
forza di pace che l'ha preceduta, ossia la SFOR sotto comando NATO,
contribuisce in maniera determinante a costruire un contesto sicuro per il
rientro dei rifugiati, la lotta alla criminalità organizzata e il sostegno
agli sforzi della Corte penale internazionale per la Ex-Yugoslavia. Inoltre,
la partecipazione della Svizzera all'EUFOR permette al nostro esercito di
raccogliere conoscenze ed esperienze preziose.

La partecipazione svizzera all'EUFOR costituisce un contributo fondamentale
alle sempre più numerose missioni di pace. Alla Svizzera è stato inoltre
richiesto un contributo in materia di trasporto aereo per coprire le urgenti
necessità dell'EUFOR in tale ambito. Il DDPS sta attualmente esaminando la
possibilità di mettere a disposizione degli elicotteri, nel qual caso il
Consiglio federale sottoporrebbe al Parlamento un pertinente messaggio
complementare.

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