Il progetto di revisione della “legge federale concernente le misure contro
la propaganda violenta e la violenza nel corso di manifestazioni sportive” è
incentrato sulla creazione di una base legale federale per lo scambio, su scala
nazionale e internazionale, di informazioni relative a persone violente durante
le manifestazioni sportive. Tale banca dati sulla tifoseria violenta è richiesta
soprattutto dai Cantoni e dalle associazioni
sportive.
In vista dei campionati europei di
calcio del 2008 s'intendono inoltre fissare nella legge federale sulle misure
per la salvaguardia della sicurezza interna (LMSI) altre misure aggiuntive per
combattere la violenza in occasione di manifestazioni sportive. Si tratta di
quattro misure per le quali è necessario creare una base legale:
·
l'obbligo per i tifosi potenzialmente violenti di presentarsi alla
polizia;
·
la
creazione di aree interdette;
·
il
divieto di lasciare il Paese;
·
e
la custodia preventiva di polizia a tempo determinato.
Queste misure vanno applicate
gradualmente nell'ordine indicato e solo se una misura più moderata non conduce
all'effetto sperato, si applica quella più severa.
L'obbligo di presentarsi alla
polizia costringerebbe i tifosi violenti a presentarsi a un posto di polizia
durante una manifestazione sportiva, impedendo così che essi vi
partecipino.
Con la creazione di aree interdette
si può vietare a determinate persone di accedere all'area, appositamente
delimitata e specificata, adiacente lo stadio. Il divieto di lasciare il Paese
intende impedire che le persone che sottostanno a un divieto di accedere allo
stadio a causa di atti violenti commessi nel passato, partecipino a
manifestazione sportive analoghe all'estero.
Infine, in caso di indizi concreti di
possibili atti violenti, i tifosi violenti possono essere presi temporaneamente
in custodia dalla polizia.
Progetto di revisione “legge federale concernente le misure contro il
razzismo”
Il progetto di revisione “legge
federale concernente le misure contro il razzismo” prevede modifiche della
LMSI, del Codice penale (CP), del Codice penale militare e della legge federale
sulla sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle
telecomunicazioni (LSCPT). La nuova fattispecie penale “rappresentazioni con
significato razzista” dovrebbe contribuire a combattere in maniera più efficace
il razzismo.
Progetto di revisione LMSI II: lotta contro il
terrorismo
Il progetto di revisione LMSI II, anch'esso in fase di elaborazione in
seno al DFGP, mira a rafforzare i mezzi per combattere il terrorismo,
l'estremismo violento, lo spionaggio e la proliferazione di armi di distruzione
di massa. Per agire nell'ambito della protezione preventiva dello Stato, ad
esempio contro presunte organizzazioni terroriste, è necessario migliorare le
possibilità di raccolta e di trattamento delle informazioni. La legislazione
vigente tuttavia non permette ad esempio di accedere preventivamente alle
informazioni relative alle telecomunicazioni o a quelle protette dal segreto
postale né di sorvegliare la sfera privata.
BWIS II è un progetto molto importante e impegnativo che solleva
questioni importanti. Vanno presi in debita considerazione sia il bisogno di
sicurezza sia le libertà individuali dei cittadini. Le minacce costituite da
terrorismo, estremismo violento, spionaggio e proliferazione di armi di
distruzione di massa rendono di principio necessarie delle misure che permettano
di raccogliere le relative informazioni. Poiché tuttavia possono intaccare
seriamente i diritti fondamentali, tali misure devono essere accompagnate da
meccanismi di controllo efficienti. L'elaborazione concreta di tali meccanismi è
un elemento centrale del progetto di revisione LMSI
II.
Alla luce di queste premesse, il processo decisionale a livello politico
riveste grande importanza. Di conseguenza sono stati avviati chiarimenti
esaustivi e su ampie basi. Il Consiglio federale ha discusso l'argomento lo
scorso ottobre, incaricando il DFGP di sottoporgli nel corso del 2005 un
corrispondente progetto da inviare in
consultazione.
Ulteriori informazioni:
Guido Balmer, Ufficio stampa fedpol, Tel. 031 324 13 91