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Terminato l'esame dei casi di rigore vodesi


Berna, 14.12.2004. Il Cantone di Vaud aveva sottoposto all'Ufficio federale
dei rifugiati i casi di rigore respinti da quest'ultimo, affinché procedesse
a un nuovo esame. Ora che tale esame si è concluso, la Confederazione invita
il Cantone di Vaud ad avviare con la massima sollecitudine la procedura di
rimpatrio delle persone tenute a lasciare la Svizzera.

Per anni il Cantone di Vaud aveva perseguito una propria politica in materia
d'asilo, tollerando, in contrasto con le direttive federali, il soggiorno di
richiedenti l'asilo respinti con decisione passata in giudicato. Nella
primavera di quest'anno il Cantone si era dunque visto costretto a cercare
una soluzione d'intesa con il Dipartimento federale di giustizia e polizia
(DFGP).

Sulla base di un accordo concluso tra il DFGP e il Governo vodese nel maggio
del 2004, l'UFR ha esaminato tutte le domande pendenti alla luce della
normativa sui casi di rigore. Alla fine di luglio del 2004, era stato
possibile decretare l'ammissione provvisoria di 582 persone ed era stato
confermato l'allontanamento di 523 persone che non adempivano i requisiti
necessari. In contropartita, il Cantone di Vaud si era impegnato a
rispettare le decisioni della Confederazione e a organizzare il rimpatrio
delle persone interessate, se necessario adottando le opportune misure di
coercizione.

Nel settembre del 2004 il Cantone di Vaud aveva poi istituito un gruppo di
lavoro misto, composto di rappresentanti del Cantone e di Amnesty
International, incaricandolo di riesaminare i dossier respinti dall'UFR e di
sottoporre nuovamente a quest'ultimo i casi in cui erano stati riscontrati
degli errori. Alla fine di novembre del 2004, sono così stati trasmessi
all'UFR 115 dossier concernenti 291 persone.

L'UFR ha riesaminato tali dossier, constatando che per 17 di essi il Cantone
aveva addotto fatti nuovi che legittimano una decisione positiva.

Il Cantone è ora tenuto a organizzare immediatamente la partenza delle
persone obbligate a lasciare la Svizzera. Al momento sono state tuttavia
rimpatriate soltanto 15 persone.

Per ulteriori informazioni:

Urs von Arb, Ufficio federale dei rifugiati, tel. 031 325 99 72