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Meno protezione per il lupo

COMUNICATO STAMPA

Meno protezione per il lupo

Nella Convenzione per la conservazione della vita selvatica e dei suoi
biotopi in Europa (Convenzione di Berna) il lupo figura tra le specie
faunistiche "assolutamente protette". Il Consiglio federale chiederà al
Comitato permanente della Convenzione di inserire invece tale predatore,
causa di numerosi conflitti, nella categoria che comprende le specie
"protette". In questo modo il lupo beneficerebbe della stessa protezione
della lince. Inoltre, in caso di danni, le autorità competenti avrebbero più
possibilità di regolarne le popolazioni.

Il Consiglio federale intende creare condizioni migliori per garantire la
coesistenza del lupo e degli animali da reddito nelle regioni di montagna.
Per questo motivo, nel quadro della prossima riunione del Comitato
permanente della Convenzione di Berna, che si terrà dal 29 novembre al 3
dicembre 2004 a Strasburgo, la Svizzera inoltrerà la richiesta per il
passaggio del lupo dalla categoria "specie faunistica assolutamente
 protetta" alla categoria "specie faunistica protetta". È quanto ha deciso
il Consiglio federale nella sua seduta odierna. Se il Comitato permanente
accetterà la richiesta del nostro Paese, il lupo godrà in Svizzera dello
stesso status della lince. Da tale provvedimento il Governo si aspetta tre
vantaggi: una migliore accettazione del lupo nelle regioni di montagna, l'
applicazione più frequente, da parte degli allevatori, delle misure di
protezione delle greggi proposte dalla Confederazione e dai Cantoni, come
pure una riduzione del rischio di abbattimenti illegali.

L'assegnazione di una nuova categoria di protezione al lupo corrisponde ad
un mandato parlamentare. Nel 2003, durante i dibattimenti relativi alla
mozione Maissen, il Consiglio nazionale aveva infatti approvato di misura il
grado di protezione attribuito al lupo dalla Convenzione di Berna, chiedendo
però al Consiglio federale, in un postulato della CAPTE-N, di trarre partito
dal margine di manovra offerto da detta Convenzione a beneficio degli
abitanti delle regioni interessate.

Creare condizioni uniformi in Europa

La Convenzione di Berna è stata elaborata negli anni Settanta, periodo in
cui il lupo era scomparso o era minacciato d'estinzione in numerosi Paesi
europei. Per questa ragione figura tra le specie faunistiche assolutamente
protette. Tuttavia, 12 dei 27 Paesi dove il predatore era ancora presente,
hanno avanzato una riserva al momento della firma della Convenzione. Il
lupo, in questi Paesi, è quindi soltanto "protetto", e non "assolutamente
protetto". L'attribuzione generalizzata di un grado di protezione inferiore
consentirebbe di assegnare a questo animale uno status uniforme in Europa. I
12 Paesi suddetti potrebbero di conseguenza ritirare la riserva avanzata a
suo tempo.

Va inoltre rammentato che, in numerose regioni, le popolazioni di lupi si
sono riprese e la specie sta ora colonizzando nuove aree (p. es. la
Germania, la Francia e la Svizzera). Nell'ambito di un piano d'azione per la
conservazione del lupo su tutto il territorio europeo, pubblicato dal
Consiglio d'Europa nel 2000, sono state esaminate le popolazioni di lupi di
29 Paesi. Dallo studio sono emersi i dati seguenti: in 18 Paesi (compresa la
Svizzera), le popolazioni sono stabili o in aumento; in 7 Paesi sono
stabili, in 2 Paesi sono stabili o in calo; due Paesi, infine, non hanno
fornito alcun dato al riguardo. Il piano d'azione menziona esplicitamente
gli abbattimenti mirati dei lupi come uno degli strumenti che possono essere
utilizzati per una gestione sostenibile di questo predatore.

Berna, 24 settembre 2004

DATEC      Dipartimento federale dell'Ambiente,
dei Trasporti, dell'Energia e delle Comunicazioni

Servizio stampa e informazione

Informazioni:

Willy Geiger, vicedirettore dell'UFAFP, tel. 079 687 11 67

Reinhard Schnidrig, UFAFP, sezione Caccia e fauna selvatica, tel. 031 323 03
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