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Il Consiglio federale ha preso talune decisioni di principio - Sarà istituito uno stato maggiore di crisi

 

 

Berna, 08.09.2004. Alla luce dei recenti sviluppi in materia di sicurezza e delle esperienze maturate a seguito di eventi di grande rilievo, si rivela indispensabile riorganizzare in modo più efficiente le responsabilità federali per quanto attiene alla politica di sicurezza. Le minacce alla sicurezza interna non sono sufficientemente note. Si registra inoltre un deficit di esperienze pratiche riguardo a tali minacce. Il Consiglio federale intende pertanto istituire uno stato maggiore supremo di crisi che, utilizzando al meglio le risorse disponibili, avrà il compito di analizzare le situazioni di minaccia e di preparare e sperimentare i provvedimenti inerenti alla sicurezza. Lo stato maggiore sarà subordinato alla Giunta del Consiglio federale in materia di sicurezza.

 

In seno alla Confederazione sono numerosi gli uffici che si occupano delle minacce alla sicurezza interna e dell'adozione di possibili contromisure. Sinora non sono state tuttavia regolate nel dettaglio le procedure applicabili. Occorre dunque intervenire soprattutto sul coordinamento tra i Dipartimenti, la Confederazione, i Cantoni e i terzi, così da permettere una migliore gestione delle eventuali situazioni di crisi.

 

Attualmente non è possibile analizzare con la dovuta accuratezza le possibili minacce, né compiere esercitazioni su ipotetiche situazioni di crisi, quali in particolare i grandi eventi nazionali (ad es. il WEF, il vertice del G8 di Evian, ecc.) e internazionali (ad es. gli attentati terroristici di New York e Madrid o la presa di ostaggi in Russia).

 

Nel corso della seduta odierna, il Consiglio federale ha pertanto deciso di porre rimedio a tali lacune istituendo uno stato maggiore supremo di crisi, incaricato di ipotizzare tutti i possibili scenari di crisi, di compiere esercitazioni, di gestire un servizio permanente di allarme e di informazione, e di svolgere un ruolo di coordinamento in caso di crisi. Il capo del DDPS è stato incaricato di analizzare nel dettaglio le lacune in materia di sicurezza, d'intesa con i capi del DFAE e del DFGP, e di sottoporre al Consiglio federale, entro la fine del 2004, proposte concrete circa i compiti e i membri dello stato maggiore di crisi.

 

Presidenza della Giunta in materia di sicurezza

Il Consiglio federale ha inoltre deciso di accantonare il principio della rotazione annuale alla testa della Giunta in materia di sicurezza. La presidenza sarà assunta fino a nuovo avviso dal capo del DDPS, il cui supplente sarà il capo del DFGP. La rotazione annuale si era infatti rivelata essere d'intralcio nei contatti con i Cantoni, il cui diretto interlocutore in materia di sicurezza variava ogni anno.

 

Il Consiglio federale si propone di garantire un migliore coordinamento e di ridefinire i compiti anche nel settore dell'intelligence. D'intesa con il DDPS e il DFAE, il DFGP presenterà le prime proposte al Consiglio federale alla fine del 2004.

 

Temporaneamente sospeso il progetto di istituzione di un

Dipartimento della sicurezza

Per quanto concerne la sicurezza, il Consiglio federale ha deciso di rinunciare per il momento a una riorganizzazione delle strutture. Tale questione verrà riesaminata non appena si disporrà delle informazioni raccolte dallo stato maggiore di crisi e saranno state maturate le prime esperienze nell'ambito di un'eventuale associazione a Schengen/Dublino.

  

 

Altre informazioni:

Livio Zanolari, portavoce DFGP, tel. 031  322 40 90

Dominique Bugnon, portavoce DDPS, tel. 031  324 61 70