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Estremismo in Svizzera: nessuna grave minaccia per la sicurezza nazionale


All'attenzione del Parlamento un rapporto del Consiglio federale

Berna, 26.08.2004. Il fenomeno dell'estremismo in Svizzera è analizzato in
un nuovo rapporto dettagliato. Il documento offre in forma concisa
informazioni sulle attività dei movimenti estremisti, valutandone l'
intrinseco potenziale di minaccia. Bilancio: la sicurezza nazionale non è
attualmente minacciata in maniera grave da alcun gruppo estremista. Nella
seduta di ieri il Consiglio federale ha approvato il rapporto all'attenzione
del Parlamento.

L'attuale rapporto sull'estremismo è la risposta ad un postulato che il PPD
nel 2002 aveva inoltrato al Parlamento e considera l'evoluzione dal 1992,
quando il Consiglio federale aveva presentato un primo rapporto sull'
estremismo. Il resoconto si basa sulle informazioni degli organi addetti
alla sicurezza della Confederazione e dei Cantoni, evinte nell'ambito della
Legge federale sulle misure per la salvaguardia della sicurezza interna
(LMSI). Il rapporto è stato elaborato dal Servizio di analisi e prevenzione
(SAP) dell'Ufficio federale di polizia (fedpol).

Il bilancio: la sicurezza nazionale non è attualmente minacciata in maniera
grave da alcun gruppo estremista.

Le attività di estrema destra mettono a rischio sporadicamente e a livello
locale tranquillità, ordine e sicurezza pubblici. Un pericolo maggiore
deriva attualmente dagli esponenti di estrema sinistra. La situazione per i
gruppi estremisti sia stranieri che religiosi è in genere tranquilla, anche
se tesa. Il potenziale di mobilitazione dei gruppi estremisti stranieri
permane e un cambiamento della situazione politica nella loro patria
potrebbe comportare un aumento del rischio anche in Svizzera. Le attività
estremiste di stranieri in Svizzera (per es. di supporto logistico)
potrebbero non solo pregiudicare la sicurezza interna, bensì sottoporre la
Svizzera anche alla pressione politica esercitata dagli Stati in diretto
conflitto con queste organizzazioni.

Il Consiglio federale ha già adottato una serie di misure preventive e
repressive per impedire o lottare contro le attività illecite delle
organizzazioni estremiste in Svizzera. Tra queste si annoverano l'
inasprimento delle disposizioni legali sulle armi, l'osservazione di un'
applicazione congruente della norma penale sul razzismo, il controllo su
Internet e, quale ultima ratio, anche i divieti d'organizzazione.

Per limitare la propaganda e le attività di finanziamento, la legislazione
svizzera dispone al momento di un limitato spazio di manovra. Pertanto con
le nuove disposizioni legali si devono contrastare i fenomeni del razzismo,
della propaganda alla violenza e della violenza, principalmente durante le
manifestazioni sportive. Le regolamentazioni pianificate includeranno il
potenziamento degli strumenti legali penali e amministrativi come pure della
prevenzione.

L'estremismo può essere anche l'humus del terrorismo. Dopo gli attentati
dell'11 settembre 2001 le questioni relative alla prevenzione e alla lotta
al terrorismo hanno assunto maggiore importanza e urgenza. Il Consiglio
federale ha perciò ordinato nell'estate del 2002 un accurato esame delle
basi legali per la protezione preventiva dello Stato nonché la presentazione
di misure idonee. I lavori ad entrambi i pacchetti di revisione relativi
alla LMSI sono al momento in corso.

Il rapporto è pubblicato sul Foglio Federale ed è consultabile su Internet
in www.fedpol.admin.ch alla voce Attualità - Rapporti.

Altre informazioni:

Jürg Bühler, sost. capo del Servizio di analisi e prevenzione, tel. 031 322
36 07