Stemma della Svizzera

CONFOEDERATIO HELVETICA
Le autorità federali della Confederazione Svizzera

Home page
Mail
Cerca

Delegazione svizzera nella regione del Darfur


Berna, 9 agosto 2004

Comunicato stampa

Delegazione svizzera nella regione del Darfur

Da questo lunedì e per quattro giorni una delegazione del Dipartimento
federale degli affari esteri (DFAE) avrà colloqui con le autorità sudanesi a
Khartum e visiterà la regione del Darfur. La delegazione è diretta da Toni
Frisch, il Delegato all'aiuto umanitario e capo del CSA, e da Josef Bucher,
ambasciatore in missione speciale per la gestione dei conflitti. Lo scopo
della missione consiste nel farsi un'idea precisa dello sviluppo della
situazione e nel continuare il dialogo con le autorità sudanesi. La
consigliera federale Micheline Calmy-Rey si era recata in Sudan a fine
giugno 2004.

Il DFAE è tutt'ora preoccupato per la situazione nel Darfur e la segue con
grande attenzione. Dopo la visita della consigliera federale Calmy-Rey nel
giugno 2004 la Delegazione intende effettuare un monitoraggio dell'attuale
situazione generale, della sicurezza per gli operatori dell'aiuto
umanitario, della protezione e dell'approvvigionamento dei campi profughi e
dell'accesso ai medesimi.

La Delegazione svizzera effettuerà una missione sul terreno e avrà colloqui
con le autorità sudanesi. Sono inoltre previste visite in campi profughi e
contatti con organizzazioni di aiuto umanitario partner della Direzione
dello sviluppo e della cooperazione (DSC) del DFAE.

La Svizzera continuerà il suo impegno umanitario in Sudan. Nell'ambito della
crisi del Darfur, l'aiuto umanitario sostiene da un lato in Ciad le due
organizzazioni multilaterali UNHCR (Alto commissariato delle Nazioni Unite
per i rifugiati) e PAM (Programma alimentare mondiale) nella costruzione di
campi di profughi e nell'approvvigionamento dei profughi. D'altro lato, per
il tramite della sua rete di partner (CICR, PAM, MEDAIR, Médecins sans
Frontières/Svizzera e Terre des hommes Losanna) presta aiuto agli sfollati
del Darfur all'interno del Paese.