Sin dal luglio 2003, la Svizzera
ha condotto negoziati con la Commissione dell'UE in merito all'estensione
dell'Accordo di libera circolazione delle persone ai nuovi Stati membri dell'UE.
Ne è scaturito un protocollo aggiuntivo all'Accordo sulla libera circolazione
delle persone (1999) che disciplina la circolazione delle persone tra la
Svizzera e gli Stati aderenti. La parafa è prevista per il 2 luglio prossimo in
Svizzera.
In occasione dei negoziati, la
Svizzera ha chiesto un regime transitorio, per l'accesso al mercato del lavoro,
equivalente a quello convenuto tra l'UE e gli Stati aderenti. Tale obiettivo è
stato pienamente raggiunto.
Nel protocollo aggiuntivo
all'Accordo sulla libera circolazione delle persone è fissato un termine
transitorio. Tale termine transitorio per il mantenimento delle limitazioni dal
profilo del mercato del lavoro (priorità degli indigeni, controllo delle
condizioni salariali e lavorative e contingenti) durerà fino al 2011. Al termine
di tale periodo, la libera circolazione delle persone sarà valevole anche nei
confronti dei nuovi Stati membri dell'UE. Fino al 2014, in base all'Accordo
sulla libera circolazione delle persone del 1999, la Svizzera conserverà
tuttavia la possibilità di reintrodurre dei contingenti se l'immigrazione
supererà un dato livello (speciale clausola di
salvaguardia).
Durante la fase transitoria, la
Svizzera si riserva inoltre la possibilità, come l'Austria e la Germania, di
mantenere, per quel che concerne le prestazioni di servizio, delle limitazioni
all'ammissione sul mercato del lavoro (priorità degli indigeni, controllo delle
condizioni salariali e lavorative e delle qualifiche professionali) in
determinati settori economici (ingegneria e genio civile, costruzione e
manutenzione di giardini, servizio di pulizia, servizio di
sicurezza).
L'entrata
in vigore del protocollo aggiuntivo all'Accordo di libera circolazione delle
persone non potrà avvenire prima della metà del 2005 (dopo la ratifica da parte
del Parlamento e l'approvazione popolare in caso di referendum).
Alle redazioni:
Il testo del protocollo aggiuntivo
sarà disponibile in internet (www.ejpd.admin.ch e www.imes.admin.ch), in lingua inglese, a decorrere dalla data della parafa (2
luglio).
Ulteriori
informazioni:
Mario Tuor, Responsabile
dell'informazione, Ufficio federale dell'immigrazione, dell'integrazione e
dell'emigrazione (IMES), 031 324 31
50