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La Svizzera firma a New York il Protocollo facoltativo alla Convenzione contro la tortura


Berna, 25 giugno 2004

Embargo: 15.30 ora dell'Europa centrale

Comunicato stampa

La Svizzera firma a New York il Protocollo facoltativo alla Convenzione
contro la tortura

Presso le Nazioni Unite a New York la Svizzera ha firmato oggi, venerdì 25
giugno 2004, il Protocollo facoltativo alla Convenzione dell'ONU del 18
dicembre 2002 contro la tortura ed altre pene o trattamenti crudeli, inumani
o degradanti. La firma è stata apposta dall'ambasciatore Jenö Staehelin il
giorno che precede la Giornata internazionale a sostegno delle vittime della
tortura, festeggiata quest'anno per la settima volta.

La Svizzera considera la firma del Protocollo facoltativo alla Convenzione
contro la tortura, alla elaborazione del quale ha contribuito in modo
determinante, alla stregua di un passo coerente nell'ambito del suo
pluriennale impegno per la prevenzione e la lotta contro la tortura nonché
per la riabilitazione delle vittime. Il Protocollo facoltativo rafforza la
speranza che a livello mondiale i casi di tortura possano essere ridotti
drasticamente. Esso entrerà in vigore dopo la firma e la ratifica da parte
del ventesimo Stato.

Il Protocollo facoltativo mette in atto per la prima volta un meccanismo per
la prevenzione della tortura a livello universale. Tale meccanismo si fonda
su due pilastri: in primo luogo gli esperti indipendenti del Sottocomitato
dell'ONU per la prevenzione della tortura possono regolarmente procedere a
visite nei luoghi di detenzione (prigioni, stazioni di polizia, ecc.) negli
Stati contraenti; in secondo luogo gli Stati contraenti sono obbligati a
istituire a livello nazionale meccanismi che abbiano anche una funzione
preventiva.

In vista della ratifica, l'Amministrazione federale istituirà un gruppo di
lavoro interdipartimentale sotto la direzione dell'Ufficio federale di
giustizia al fine di esaminare le possibilità di attuazione del meccanismo
nazionale nel nostro Paese. Tale gruppo di lavoro lavorerà in stretta
collaborazione con i Cantoni.

Il 2 dicembre 1986 la Svizzera ha ratificato la Convenzione dell'ONU contro
la tortura ed altre pene o trattam­enti crudeli, inumani o degradanti e il 7
ottobre 1988 la Convenzione europea per la prevenzione della tortura e delle
pene e trattamenti inumani o degradanti. Quest'ultima prevede visite
regolari del Comitato negli Stati contraenti. Il Protocollo facol­tativo
appena firmato dalla Svizzera estende tale meccanismo per la prevenzione
della tortura anche al di fuori dell'Europa. Per evitare doppioni, il
Sottocomitato dell'ONU è tenuto a collaborare con altre organizzazioni
internazionali e regionali.

Il 12 dicembre 1997 l'Assemblea generale dell'ONU ha proclamato la Giornata
internazionale a sostegno delle vittime della tortura per attirare l'
attenzione sul problema della tortura e per accelerarne la soppressione a
livello mondiale. La tortura rappresenta una grave lesione della dignità e
dei diritti umani. Essa non può essere giustificata da nessuna ragione
politica, militare, religiosa o di altro genere.

Per ulteriori informazioni:

http://www.eda.admin.ch/eda/f/home/foreign/humsec/Public/fofolt.html