Stemma della Svizzera

CONFOEDERATIO HELVETICA
Le autorità federali della Confederazione Svizzera

Home page
Mail
Cerca

Rapporto sul servizio pubblico nelle infrastrutture

COMUNICATO STAMPA

Rapporto sul servizio pubblico nelle infrastrutture

Nel settore delle infrastrutture, la Svizzera può contare su un servizio
universale sicuro ed efficiente, con prestazioni di buona qualità su tutto
il territorio nazionale. Il Consiglio federale intende garantire questo
principio. Nel suo rapporto sul servizio pubblico destinato al Parlamento,
il Governo spiega come vuole impostare la sua politica per un servizio
universale di alta qualità, allo scopo di affrontare efficacemente le sfide
poste a livello tecnico ed economico.

Mercoledì il Consiglio federale ha approvato il rapporto "Il servizio
universale nelle infrastrutture" (servizio pubblico)", redatto su mandato
del Parlamento. Il testo, di una settantina di pagine, è il primo documento
che fornisce alla Svizzera una panoramica del servizio pubblico nei settori
trasporti, posta, radio e televisione, telecomunicazioni e
approvvigionamento energetico. Oltre a presentare la situazione nel nostro
Paese, il rapporto traccia anche un bilancio delle prestazioni del servizio
universale dopo le riforme intraprese negli ultimi anni, analizza le sfide
future e illustra le linee guida della futura politica in materia. Il
rapporto fornisce quindi non solo al legislatore, ma anche ai cittadini uno
strumento con il quale potersi fare un'opinione sulle future caratteristiche
del servizio universale nelle infrastrutture.

Portata del servizio universale definita nella legge

Per "servizio pubblico" il Consiglio federale intende un approvvigionamento
di base definito dalla politica, comprendente beni e prestazioni di buona
qualità, che devono essere accessibili a tutte le cerchie della popolazione
e a tutte le regioni del Paese, alle stesse condizioni e a prezzi equi. In
altre parole, la portata del servizio universale è definita dal legislatore.
Le prestazioni del servizio pubblico devono essere accessibili a tutte le
regioni del Paese senza interruzione e adeguate alle esigenze della
popolazione e dell'economia. Le autorità hanno il compito di controllare e
attuare i criteri di qualità dei servizi.

Bilancio positivo delle riforme

Negli ultimi anni sono state intraprese riforme radicali nei singoli settori
del servizio universale, che nel complesso si sono rivelate positive sia per
i consumatori che per l'economia. Ad esempio, nell'ambito delle
telecomunicazioni il numero dei fornitori di servizi e l'offerta sono
aumentati, mentre i prezzi sono calati. Per quanto concerne i trasporti
pubblici, l'offerta è stata e sarà notevolmente potenziata, per esempio con
le linee ferroviarie urbane (S-Bahn) e Ferrovia 2000. È migliorato inoltre
il rapporto costi/prestazioni.

In generale, anche nel confronto internazionale, le imprese svizzere
pubbliche e miste del settore infrastrutturale sono tuttora ben posizionate
e danno un importante contributo alla piazza economica svizzera, garantendo
a lungo termine il mantenimento di posti di lavoro qualificati.

Mantenere la qualità - Aumentare l'efficienza

L'obiettivo principale del Consiglio federale è garantire un servizio
universale sicuro, finanziabile e di buona qualità su tutto il territorio
nazionale. In questo modo la Confederazione contribuisce alla qualità di
vita della popolazione, alla coesione nazionale e all'attrattiva della
piazza economica svizzera. Tuttavia questo non significa tenere il servizio
pubblico sotto una campana di vetro. Infatti, l'evoluzione tecnologica non
si arresta, le esigenze dei consumatori, ma anche le condizioni quadro a
livello economico e politico, cambiano. Va aggiunto che il grado di
liberalizzazione del mercato svizzero non corrisponde in parte a quello dell
'Ue e nel contempo aumenta l'interazione economica a livello internazionale
soprattutto nei servizi d'infrastruttura. Sono quindi indispensabili
ulteriori riforme nel settore infrastrutturale, come dimostra l'analisi
delle sfide e dei futuri sviluppi nei singoli settori.

Il Consiglio federale vuole in particolare fare in modo che le prestazioni
del servizio universale siano fornite nel modo più efficiente possibile. Ciò
permette di mantenere accessibili i prezzi e le tariffe per i consumatori e
contenere la pressione fiscale sui contribuenti. Anche la concorrenza può
contribuire al raggiungimento di quest'obiettivo. La proprietà delle imprese
operanti nel settore infrastrutturale può essere pubblica, mista o privata.
A seconda dei casi, va ricercata la soluzione più adatta. Per quanto
concerne ulteriori riforme, il Consiglio federale intende procedere per
gradi; gli esempi esteri mostrano infatti che la qualità del servizio
universale può essere compromessa da riforme avventate e precipitose. Una
liberalizzazione tardiva comporta invece lo svantaggio che nel nuovo mercato
europeo le posizioni siano già occupate e le imprese svizzere non possano
più raggiungere una dimensione critica e un significativo ruolo di mercato.
È possibile pertanto procedere in modo graduale soltanto se si avviano le
riforme per tempo.

Berna, 23 giugno 2004

      DATEC Dipartimento federale dell'Ambiente,  dei Trasporti, dell'
Energia e delle Comunicazioni

      Servizio stampa

Informazioni:   Hans Werder, Segretario generale del DATEC, tel.
031.322.55.11

Allegato:

- Sintesi del rapporto "Il servizio universale nelle infrastrutture
(servizio pubblico")

-          La versione integrale del rapporto è consultabile all'indirizzo
http://www.uvek.admin.ch.

-