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Il Consiglio federale respinge l'iniziativa PSA

Il Consiglio federale respinge l'iniziativa PSA

Il Consiglio federale chiede alle Camere di respingere l'iniziativa
popolare "Per una protezione degli animali al passo con i tempi (Sì
alla protezione degli animali!). L'iniziativa esige misure per la
protezione degli animali, che in gran parte sono già previste dalla
legge attuale o che violano i trattati internazionali. Il Consiglio
federale è del parere che la sua proposta di revisione della legge
sulla protezione degli animali, che ha sottoposto al Parlamento il 9
dicembre 2002, garantisca una moderna protezione degli animali nel
nostro Paese. Il dibattito sulla revisione della legge sulla protezione
degli animali in Parlamento è stato sospeso in attesa di un messaggio
sull'iniziativa.

L'iniziativa popolare "Per una protezione degli animali al passo con i
tempi (Sì alla protezione degli animali)" è stata istituita lo scorso
luglio con la firma di 117.113 persone. Essa richiede una modifica
generale dell'articolo 80 della Costituzione, che attualmente incarica
la Confederazione di legiferare sulla protezione degli animali. Data
questa premessa, il Parlamento ha emanato la legge sulla protezione
degli animali, che funge da modello a livello internazionale. Una
commissione parlamentare critica il fatto che la legge non è stata ben
attuata da tutti i Cantoni. Il Consiglio federale intende ovviare a
questo inconveniente introducendo nuovi strumenti di esecuzione, quali
una maggiore formazione e informazione.
L'iniziativa popolare vorrebbe modificare sostanzialmente il sistema
vigente: al posto di una regolamentazione generale, la Costituzione
dovrebbe contenere numerose disposizioni dettagliate in merito alla
protezione degli animali. Tra queste risalta in particolare il fatto
che le importazioni di animali e di prodotti animali (carne, salsicce,
formaggio, cuoio, lana, prodotti all'uovo, ecc.) dovrebbero essere
consentite soltanto se viene rilevato che essi sono stati prodotti
all'estero secondo i principi del diritto svizzero sulla protezione
degli animali. Con questa disposizione costituzionale sarebbe vietata
per esempio l'importazione di pasta alimentare prodotta con uova di
batteria e di molti altri generi alimentari. Sarebbe proibita anche
l'importazione di carne halal e di carne koscher, poiché il Parlamento
già nel 2003 aveva introdotto nella legge sulla protezione degli
animali una regolamentazione sull'importazione. Il divieto
d'importazione infrangerebbe importanti trattati internazionali,
soprattutto gli accordi GATT/OMC, la Convenzione europea dei diritti
umani e il II patto dell'ONU relativo ai diritti civili e politici.
Il Consiglio federale reputa che il suo progetto di legge del 9
dicembre 2002 costituisca una base appropriata per un miglioramento
duraturo dell'esecuzione della legge sulla protezione degli animali nel
nostro Paese. Esso respinge l'iniziativa popolare, perché essa
violerebbe accordi internazionali importanti per la Svizzera. Pertanto
il nostro Paese, alle prese con la modifica costituzionale, intende
disciplinare eventualmente le questioni che necessitano di una
regolamentazione a livello di legge o di ordinanza.
Il relativo messaggio del Consiglio federale è consultabile sul sito:
www.bvet.admin.ch>Protezione degli animali>Legislazione.

Urs-Peter Müller,
 lic.iur.,
 Ufficio federale di veterinaria,
 Servizio giuridico,
 tel. 031 323 84 73