Le decisioni prese sono in linea con quelle dei Cantoni
Berna, 24.03.2004. Nel
corso della seduta odierna, il Consiglio federale ha approvato le quattro
proposte presentate nell'ambito del rapporto conclusivo USIS IV (Esame del
sistema di sicurezza interna della Svizzera) per chiarire i compiti di polizia
di sicurezza della Confederazione. Le decisioni in materia, prese su proposta
del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), coincidono in tutto e
per tutto con quelle che la Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e
polizia (CDCGP) aveva preso il 20 febbraio 2004.
Per quel che riguarda la
protezione delle ambasciate, il Consiglio federale intende assegnare
costantemente e a titolo sussidiario all'esercito i compiti stazionari di
protezione. I controlli mobili e gli interventi rimangono invece di competenza
delle forze di polizia.
Per adempiere alle misure di
sicurezza nel traffico aereo (Tiger/Fox), il Consiglio federale è favorevole
alla stipulazione di accordi di prestazione vincolanti con i corpi di polizia
che continuano ad essere disposti a svolgere compiti Tiger e Fox. Le forze del
Corpo delle guardie di confine adempiono i compiti Fox laddove sono
particolarmente utili le loro conoscenze nell'ambito del controllo dei documenti
d'identità, mentre professionisti dell'esercito continuano ad essere impiegati a
titolo sussidiario.
Per quanto concerne i compiti di
protezione delle persone, il Consiglio federale intende sostenere i corpi di
polizia mediante l'impiego sussidiario di agenti del distaccamento di protezione
della polizia militare, a condizione che questi ultimi siano distaccati e
subordinati ai corpi di polizia cui compete la direzione degli
interventi.
Infine, il Consiglio federale ha
preso atto delle considerazioni del rapporto USIS sulla protezione delle
conferenze, secondo cui il sistema di sicurezza della Svizzera sarà in grado di
affrontare annualmente un dispendio di mezzi di 1,5 volte superiore a quello che
era stato necessario per il WEF 2003.
Per quanto riguarda il sistema di
sicurezza della Svizzera in caso di adesione a Schengen/Dublino, sul quale i
Cantoni non sono ancora riusciti a trovare un accordo, il Consiglio federale
opta per un approfondimento delle varianti presentate. La variante Cantoni
prevede che i corpi di polizia attuino le misure di polizia e le misure
sostitutive nazionali all'interno del territorio nazionale. Inoltre essi
sarebbero responsabili della reintroduzione temporanea dei controlli al
confine.
La variante combinata prevede che
il Corpo delle guardie di confine continui a svolgere, come oggi, tutti i
compiti doganali al confine. In veste di organo di controllo e d'accertamento,
esso sfrutterebbe nel contempo le sue sinergie, svolgendo i compiti sostitutivi
nazionali conferitigli dai Cantoni in virtù dell'accordo di prestazione. I corpi
cantonali di polizia sarebbero responsabili delle misure sostitutive nazionali
di loro competenza.
Nel corso della seduta, il
Consiglio federale ha inoltre preso atto dell'elenco dei compiti relativi ad
USIS tuttora in sospeso, nonché delle responsabilità concernenti il trattamento
delle pendenze. In sospeso è ad esempio la questione della creazione di un
organismo di polizia centrale e indipendente per la salvaguardia della sicurezza
sui mezzi di trasporto pubblici.
Il DFGP è stato infine incaricato
di sciogliere l'organismo del progetto USIS non appena i compiti ancora in
sospeso saranno stati eseguiti.
Altre
informazioni:
Guido Balmer, ufficio stampa,
Ufficio federale di polizia, tel. 031 324 13 91.
Il rapporto USIS IV è disponibile
in tedesco e in francese sul sito Internet del progetto www.usis.ch.