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Disegno di legge sull'armonizzazione dei registri accolto positivamente

 Dipartimento federale
dell'interno

        Comunicato stampa

     Berna, 12 marzo 2004

Rapporto sulla procedura di consultazione
Disegno di legge sull'armonizzazione dei registri accolto positivamente

Il disegno di legge sull'armonizzazione dei registri degli abitanti e di
altri registri di persone ha suscitato ampi consensi da parte dei Cantoni,
dei partiti, delle organizzazioni e degli altri gruppi d'interesse. Oggi il
Consiglio federale ha preso atto dei risultati della procedura di
consultazione e incaricato il Dipartimento federale dell'interno (DFI) di
elaborare il messaggio da sottoporre alle Camere federali nell'autunno del
2004.

Con questo disegno, la Confederazione concretizza l'art. 65 della
Costituzione federale, che prevede l'armonizzazione e il coordinamento, per
scopi statistici, dei registri cantonali e comunali degli abitanti, nonché
dei grandi registri di persone della Confederazione. Dovrebbe così essere
possibile, in particolare, una sostanziale semplificazione delle statistiche
demografiche e dei censimenti della popolazione, a partire dal 2010.

Nel complesso, il disegno è stato accolto molto favorevolmente nell'ambito
della procedura di consultazione. Sono condivise in particolare le
disposizioni relative allo scambio elettronico di dati tra i registri, ad
esempio in caso di trasferimento in un altro Comune. Il conseguente
miglioramento della qualità dei dati andrà a beneficio non solo dei
responsabili degli uffici cantonali e comunali di controllo degli abitanti,
ma anche dei cittadini. I partecipanti alla consultazione apprezzano anche l
'enumerazione nella legge delle caratteristiche che devono essere
armonizzate obbligatoriamente e la regolamentazione unitaria dell'obbligo di
informare.

La maggior parte dei partecipanti approva l'introduzione delle nuove
caratteristiche «identificatore dell'abitazione» ed «economia domestica d'
appartenenza» nei registri degli abitanti. Certi sottolineano tuttavia le
difficoltà che potrebbe suscitare la gestione di dati del genere. Le chiese
e la maggior parte dei Cantoni che si sono espressi sulla caratteristica
«appartenenza a una chiesa nazionale» hanno auspicato la sua introduzione
nell'elenco delle caratteristiche obbligatorie.

L'introduzione di un identificatore personale federale è approvata dalla
maggioranza dei partecipanti, che riconoscono la necessità di un'
identificazione univoca delle persone nell'era della società dell'
informazione. Secondo un'ampia maggioranza dei partecipanti, questo
identificatore non dovrebbe essere limitato unicamente a fini statistici, ma
semplificare anche l'esecuzione dei compiti amministrativi quotidiani.

I servizi cantonali di protezione dei dati e alcuni Cantoni sono però
contrari all'introduzione di un identificatore personale federale. Mettono
in guardia in particolare contro il rischio di un collegamento illecito tra
i dati dei registri. Alcuni partecipanti sottolineano anche l'importanza di
informare gli interessati in caso di trasferimento dei dati, in modo da
consentire loro di esercitare il diritto di controllo e correzione.

Varie obiezioni e proposte dei partecipanti sono già confluite nel processo
legislativo in corso. Dalla procedura di consultazione è emerso che, in
concomitanza con il disegno di legge sull'armonizzazione, alle Camere
federali dovrebbe essere presentato un disegno di legge distinto sugli
identificatori personali. Per semplificare lo scambio di dati tra i
registri, il Consiglio federale non propone infatti più un identificatore
personale federale universale, ma degli identificatori delle persone
settoriali (SPIN), gestiti da un server d'identificazione centrale.

DIPARTIMENTO FEDERALE DELL'INTERNO

Servizio stampa e informazione

Per ulteriori informazioni rivolgersi a:

Werner Haug, vicedirettore, Ufficio federale di statistica

Tel. 032 713 66 85