Accordo di libero scambio Svizzera - UE Per ora nessun dazio sulle

Accordo di libero scambio Svizzera - UE Per ora nessun dazio sulle
riesportazioni di merci UE

Dopo un incontro fra i rappresentanti della Confederazione svizzera e
dell'UE  il 24 febbraio 2004 a Basilea, i rappresentanti europei
raccomanderanno alle proprie autorità di posporre di tre mesi
l'introduzione di dazi sulle riesportazioni di merci UE dalla Svizzera.

Il capo della delegazione svizzera, Luzius Wasescha, si è detto
soddisfatto dell'esito dei colloqui: "Si tratta del primo passo verso
una soluzione definitiva." Le parti hanno convenuto di esaminare
congiuntamente le basi legali e, in particolare, le conseguenze
dell'applicazione dei dazi sull'economia.

L'amministrazione doganale dell'UE intendeva inizialmente revocare dal
1 marzo 2004 l'esenzione doganale applicata da trent'anni sulle merci
dell'UE che vengono riesportate nell'UE dalla Svizzera (e da altri
partner di libero scambio) senza cha abbiano subito modifiche al loro
stato originale.   Per la Svizzera si tratterebbe di una violazione
dell'accordo di libero scambio del 1972 nel quale sia per i prodotti
industriali dell'UE che per quelli svizzeri è sancita la piena
esenzione doganale.

Questa modifica dell'applicazione del diritto avrebbe pesanti
conseguenze per le imprese coinvolte in Svizzera e nell'UE.
Particolarmente colpite sarebbero le imprese commerciali, il commercio
di automobili, le vendite per corrispondenza, le imprese artigianali,
l'industria manifatturiera di tutti i settori, l'industria meccanica,
tessile e chimica.

Segretariato di Stato dell'economia
Comunicazione

Willy Tinner,
 Commercio mondiale,
 traffico internazionale delle merci e politica dell'origine,
 tel. 031 324 09 06

 Rita Baldegger,
 responsabile della comunicazione,
 tel. 031 323 37 90