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Esame delle possibilità di decentralizzazione di Uffici federali e unità amministrative


COMUNICATO STAMPA

Esame delle possibilità di decentralizzazione di Uffici federali e unità
amministrative

17 dic 2003 (DFF) Diversi interventi parlamentari chiedono una maggiore
decentralizzazione dell'Amministrazione federale. Sulla base di un rapporto
allestito da un gruppo di lavoro interdipartimentale, il Consiglio federale
constata che l'Amministrazione federale presenta già un elevato grado di
decentralizzazione. Ciononostante il Governo è disposto a studiare la
possibilità di decentralizzare ulteriori quattro unità amministrative. Esso
ha incaricato il Dipartimento federale delle finanze DFF di procedere a
questo esame in collaborazione con il Dipartimento federale dell'economia
DFE. Qualora risultasse vantaggiosa sotto il profilo economico aziendale,
potrebbe essere presa in considerazione una decentralizzazione. Ad esame
terminato bisognerà presentare una nuova richiesta al Consiglio federale.

In adempimento al postulato del consigliere agli Stati Thomas Pfisterer
(PLR/AG), "Centri di servizi regionali dell'Amministrazione federale"
(02.3065), e alla raccomandazione del consigliere agli Stati Filippo
Lombardi (PPD/TI), "Decentralizzazione degli Uffici federali: iniziare da
Aarau e Friburgo" (02.3377), il Consiglio federale ha incaricato un gruppo
di lavoro interdipartimentale di allestire un rapporto sulla
decentralizzazione.

Sulla base di questo rapporto il Consiglio federale constata che oltre al
quarto cerchio dell'Amministrazione federale (FFS, Posta, RUAG e INSAI),
fortemente decentralizzato, anche il resto dell'Amministrazione federale
presenta un elevato grado di decentralizzazione.

Infatti, dei 50'161 impiegati dei primi tre cerchi (1) dell'Amministrazione
federale, solo il 32,8 per cento lavora nell'agglomerato di Berna e
addirittura soltanto il 13,7 per cento vi è domiciliato. Alla luce di queste
considerazioni e dei risultati del rapporto, il Consiglio federale è
dell'avviso che non sia di principio necessario intervenire per operare
ulteriori decentralizzazioni nelle unità amministrative esistenti.

Il Governo è comunque disposto a sottoporre a un esame approfondito la
decentralizzazione dell'Ufficio federale dell'informatica e della
telecomunicazione (UFIT), dell'Ufficio federale per l'approvvigionamento
economico del Paese (UFAE), della sorveglianza dei prezzi e della
Commissione della concorrenza (COMCO). In occasione della sua seduta del 15
dicembre 2003 il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento delle
finanze DFF di procedere a questo esame in collaborazione con il
Dipartimento federale dell'economia DFE. In questo contesto bisognerà
rivolgere una particolare attenzione alla questione dell'economicità e
dell'efficienza. Qualora risultasse vantaggiosa sotto il profilo economico
aziendale, la decentralizzazione di questi Uffici potrebbe essere presa in
considerazione. Ad esame terminato bisognerà presentare una nuova richiesta
al Consiglio federale.

Inoltre, il Dipartimento federale di giustizia e polizia DFGP è disposto a
promuovere ulteriormente la decentralizzazione - laddove sensato e
finanziabile - attraverso le sedi decentralizzate delle autorità di
perseguimento penale della Confederazione, previste nel quadro
dell'attuazione del cosiddetto progetto Efficienza.

Il Governo non ritiene opportuno esaminare l'eventualità di decentralizzare
altre unità amministrative in particolare anche in considerazione della
difficile situazione finanziaria in cui versa la Confederazione.

Per contro, il Consiglio federale ribadisce la linea politica finora
seguita, nel senso che in occasione dell'istituzione di nuove unità
amministrative intende sempre far esaminare anche la possibilità di
decentralizzazione e - in caso di creazione di nuove unità amministrative in
località decentrate - mirare, in considerazione dei mezzi finanziari
disponibili, alla concentrazione degli spazi lavorativi con eventuali altre
unità amministrative presenti sul posto. Inoltre, il Consiglio federale si
attiene alla raccomandazione del gruppo di lavoro interdipartimentale
secondo la quale in caso di concreti problemi di spazio dovuti alla crescita
delle unità amministrative presenti nella città di Berna, occorre esaminare,
oltre alla dislocazione nell'agglomerato, anche la possibilità di insediarsi
in località decentralizzate.

Da ultimo, il Governo evidenzia che le misure di politica regionale non
devono primariamente essere attuate attraverso la decentralizzazione
dell'Amministrazione federale. Ben più importanti sono gli strumenti e i
programmi di politica regionale elaborati d'intesa con i Cantoni.

(1) Il 1° cerchio comprende l'Amministrazione centrale o ministeriale che
svolge soprattutto compiti politici di condotta e di coordinamento;

il 2° cerchio raggruppa le unità amministrative gestite mediante mandato di
prestazioni e budget globale, ossia i cosiddetti Uffici GEMAP (esempio:
Ufficio federale di meteorologia e climatologia);

il 3° cerchio comprende gli istituti e le aziende che appartengono al 100%
alla Confederazione e che dispongono di basi legali proprie e, di regola, di
personalità giuridica propria (esempi: il settore dei PF e gli istituti di
ricerca, Swissmedic, l'Istituto della proprietà intellettuale e PUBLICA).

Informazioni: Roland Favre, Dipartimento federale delle finanze, tel. 031
322 60 57

Dipartimento federale delle finanze DFF
Comunicazione
CH-3003 Berna
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