Berna 15.12.2003. Il Consiglio federale intende rafforzare la
cooperazione internazionale aderendo alla Convenzione delle Nazioni Unite contro
la criminalità organizzata transnazionale e ai due Protocolli addizionali contro
la tratta di persone e il traffico di migranti. Lunedì ha incaricato il
Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) di porre in consultazione i
tre testi.
La Convenzione e i Protocolli
addizionali costituiscono un importante sviluppo del diritto penale
internazionale e sono una pietra miliare della cooperazione internazionale
contro la criminalità organizzata transnazionale. Rappresentano infatti il primo
strumento universale per la prevenzione e la repressione in questo ambito. La
Svizzera ha firmato la Convenzione il 12 dicembre 2000 e i due Protocolli
addizionali il 2 aprile 2002.
Obblighi degli Stati
Parte
Gli Stati Parte si impegnano a punire
la partecipazione a un'organizzazione criminale e il riciclaggio di denaro e a
considerare la punibilità della corruzione attiva e passiva di pubblici
ufficiali stranieri. Sono inoltre tenuti a stabilire la responsabilità penale,
civile o amministrativa delle persone giuridiche e ad assicurare la confisca di
valori patrimoniali frutto di reati.
Particolare attenzione alle donne e
ai bambini
Il Protocollo addizionale contro la
tratta di persone si prefigge di combattere la tratta di esseri umani a scopo di
sfruttamento, con particolare attenzione alle donne e ai bambini. Lo
sfruttamento può essere di natura sessuale o di altro tipo (manodopera, prelievo
di organi). Il Protocollo prevede in particolare di punire e prevenire tali
atti, di tutelare le vittime e di rafforzare la cooperazione internazionale.
Maggiore protezione contro i
passatori
Il Protocollo addizionale contro il
traffico di migranti prevede l'obbligo di sanzionare il traffico illegale di
esseri umani esercitato a fini di sfruttamento e di punire chi fabbrica o si
procura documenti fraudolenti.
Il diritto svizzero vigente soddisfa ampiamente le
esigenze della Convenzione contro la criminalità organizzata transnazionale e
dei due Protocolli addizionali contro la tratta di persone e il traffico di
migranti. Resta insufficiente unicamente la norma penale vigente in materia di
traffico di esseri umani, che è però stata riveduta per contemplare anche lo
sfruttamento commerciale oltre a quello sessuale; il relativo avamprogetto è già stato
posto in consultazione.
Altre
informazioni:
Anita Marfurt, Ufficio federale di
giustizia, tel. 031 324 93
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