Jean-Daniel
Gerber, direttore dell'Ufficio federale dei rifugiati (UFR) e gli ambasciatori
Marc Baptist (Belgio), Yves Spautz (Lussemburgo) e Roelof Reinhold Smit (Paesi
Bassi) hanno firmato oggi l'Accordo di riammissione tra la Svizzera e gli Stati
del Benelux.
L'Accordo
prevede la riammissione senza formalità di cittadini di Stati terzi, laddove sia
dimostrato il loro precedente soggiorno o transito sul territorio di uno Stato
contraente. L'Accordo regola parallelamente anche il transito e la scorta di
persone che devono essere rinviate. L'Accordo è stato elaborato sulla base dello
standard europeo.
Non facendo
parte né dell'UE né di Schengen, la Svizzera si vede costretta a concludere
accordi bilaterali di questo tipo con i singoli Stati europei.
Dall'entrata
in carica della consigliera federale Ruth Metzler-Arnold, la Svizzera ha
intensificato gli sforzi miranti a concludere accordi di riammissione con gli
Stati terzi. Grazie all'impegno profuso, negli ultimi cinque anni è stato
possibile stipulare ben 15 nuovi accordi di riammissione.
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