I
richiedenti l'asilo interessati devono lasciare spontaneamente la Svizzera. Chi
non rispetta tale obbligo di partenza soggiorna in Svizzera illegalmente. Per
evitare che i costi siano scaricati sui Cantoni, la Confederazione versa loro
un'indennità forfettaria come aiuto immediato per ogni decisione di non entrata
nel merito passata in giudicato. Se una persona tenuta a partire non lascia
autonomamente la Svizzera ed è fermata dalle autorità, la Confederazione versa
ai Cantoni, a rimpatrio avvenuto, un'indennità per l'esecuzione
dell'allontanamento. I costi legati all'organizzazione della partenza continuano
ad essere assunti dalla Confederazione.
Il
dibattito sulle misure di sgravio nel settore dell'asilo si è concluso soltanto
nella sessione invernale in corso. Il Consiglio federale ha ora posto in
consultazione le ordinanze che permettono di attuare il programma di sgravio
2003 nel settore dell'asilo. Si tratta dell'ordinanza 1 sull'asilo relativa a
questioni procedurali, dell'ordinanza 2 sull'asilo relativa alle questioni
finanziarie e dell'ordinanza concernente l'esecuzione dell'allontanamento e
dell'espulsione di stranieri (OEAE). Quest'ultima definisce segnatamente
l'ammontare e le modalità di pagamento delle indennità per l'aiuto immediato e
per l'esecuzione dell'allontanamento. Inoltre disciplina il monitoraggio, ormai
sancito a livello di legge. Il monitoraggio è lo strumento che consente alla
Confederazione, in stretta collaborazione con i Cantoni, di verificare gli
effetti prodotti dall'esclusione dal sistema di aiuto sociale del settore
dell'asilo allo scopo di adeguare, se del caso, l'indennità versata ai Cantoni.
La
procedura di consultazione durerà fino all'8 febbraio 2004 (la documentazione
può essere consultata agli indirizzi www.dfgp.ch
e
www.asilo.admin.ch). Le ordinanze devono essere poste in vigore con la
legge alla prima data possibile, verosimilmente il 1° aprile
2004.
Altre
informazioni:
Brigitte Hauser-Süess, Media
e comunicazioni UFR, tel. 031 325
93 50
Dominique
Boillat, Media e comunicazione UFR, tel. 031 325 98 80