Berna,
19.11.2003. La Svizzera ha già consegnato un importante numero di atti rogatori
attinenti al caso Abacha ed è disposta a collaborare con la Nigeria anche per
quanto concerne la consegna dei valori patrimoniali bloccati. È quanto la
consigliera federale Ruth Metzler-Arnold, capo del Dipartimento federale di
giustizia e polizia (DFGP), ha assicurato mercoledì al ministro delle finanze
nigeriano.
Una
delegazione nigeriana è giunta in Svizzera per discutere gli aspetti tecnici
relativi alla consegna dei fondi nel caso Abacha. La consigliera federale Ruth
Metzler-Arnold ha colto l'occasione per ricevere il ministro delle finanze a
capo della delegazione, la signora Ngozi Okonjo Iweala.
Nel
corso dell'incontro, la consigliera federale Metzler-Arnold ha dichiarato di
essere consapevole che la Nigeria si attende una rapida consegna dei valori
patrimoniali bloccati e ha garantito alla delegazione nigeriana che a questo
caso le autorità svizzere accordano un'alta priorità. Ha poi sottolineato che il
nostro Paese si è dotato di una legislazione efficace per contrastare il
fenomeno degli averi dei potenti.
Il
capo del DFGP ha accennato anche alle premesse giuridiche per una restituzione
dei valori patrimoniali bloccati: conformemente alla legge sull'assistenza
internazionale in materia penale una consegna di valori patrimoniali è possibile
sulla base di una decisione di confisca passata in giudicato dello Stato
richiedente. Soltanto in circostanze eccezionali - se i valori patrimoniali
bloccati sono palesemente di origine delittuosa - è possibile consegnare i
valori patrimoniali bloccati senza la pertinente decisione di confisca dello
Stato richiedente.
La
consigliera federale Metzler-Arnold ha inoltre sottolineato che i valori
patrimoniali, dell'ammontare di circa 640 milioni di dollari americani,
sono stati bloccati nell'ambito di una procedura penale ginevrina ancora in
corso e che soltanto una parte di questo denaro (circa 82 milioni USD)
concerne anche la procedura di assistenza giudiziaria. L'Ufficio federale di
giustizia, cui compete la decisione in merito, non potrà dunque decidere
autonomamente sulla consegna dei valori patrimoniali bloccati bensì dovrà agire
d'intesa con le autorità ginevrine preposte al perseguimento penale. La
consigliera federale Metzler-Arnold ha infine rammentato che la decisione
dell'UFG potrà venir impugnata davanti al Tribunale federale.
Giovedì la delegazione nigeriana
s'incontrerà con rappresentanti dell'UFG e del Dipartimento federale degli
affari esteri per uno scambio d'informazioni e per delucidare questioni
tecniche. A capo della delegazione svizzera vi sarà il direttore dell'UFG,
signor Heinrich Koller.
Altre
informazioni:
Folco Galli, Ufficio federale di
giustizia, tel. 079 / 214 48 81