Madrid / Berna, 17.11.2003.
La Svizzera ha convenuto anche con la Spagna una stretta collaborazione nel
settore dell'immigrazione controllata. La consigliera federale Ruth
Metzler-Arnold e il ministro dell'interno spagnolo Angel Acebes hanno firmato
oggi a Madrid un accordo di riammissione. In base a tale accordo è possibile
rinviare le persone che comprovatamente sono giunte clandestinamente in Svizzera
passando per la Spagna. Va rilevato che la Spagna è uno dei principali Stati di
transito europei. I due ministri hanno inoltre discusso dei negoziati bilaterali
con l'UE e della collaborazione in materia di polizia
giudiziaria.
Su invito della Spagna, il capo del
Dipartimento federale di giustizia e polizia, signora Ruth Metzler-Arnold, si è
incontrato oggi a Madrid con il ministro dell'interno spagnolo Angel Acebes. Si
tratta del primo incontro ufficiale dei due ministri. I colloqui si sono svolti
in un'atmosfera molto cordiale.
Riammissione di cittadini di Stati
terzi
L'accordo firmato permette la
riammissione di cittadini spagnoli e di Stati terzi, qualora siano entrati
illegalmente in Svizzera. Per quest'ultimi occorre addurre la prova che hanno
soggiornato o che sono transitati sul territorio della Spagna prima di giungere
in Svizzera. Benché la Svizzera non confini con la Spagna, l'accordo in
questione è di grande importanza per il nostro Paese: accanto all'Italia e ai
Balcani, la Spagna rappresenta infatti uno dei principali Paesi di transito in
Europa. Alcune migliaia delle 25 000 persone che annualmente entrano in Svizzera
senza documenti di legittimazione validi, passano per la Spagna. Inoltre, la
Svizzera non è membro del Trattato di Dublino nell'ambito del quale la
riammissione avviene automaticamente. Per sopperire in parte a tale circostanza,
la Svizzera conclude accordi bilaterali con i singoli Stati europei. La Svizzera
ha già concluso complessivamente 27 accordi di riammissione con altrettanti
Stati nel mondo.
La firma dell'accordo ha fornito
anche l'occasione per la consigliera federale Ruth Metzler-Arnold di
approfondire il dialogo sulla migrazione con il ministro spagnolo. In tale
contesto, il capo del DFGP si è informato sui problemi che causano i migranti
provenienti dagli Stati dell'Africa settentrionale, occidentale e dell'America
latina per i quali la Spagna rappresenta uno dei principali Paesi d'entrata in
Europa.
Negoziati bilaterali e collaborazione
in materia di polizia
I due ministri hanno inoltre trattato
lo stato dei negoziati bilaterali tra la Svizzera e l'UE. Il capo del DFGP ha
rilevato in tale contesto che per quanto riguarda la libera circolazione delle
persona, la Svizzera necessita di una regolamentazione transitoria adeguata;
riguardo ai Bilaterali II, invece, il Consiglio federale mira a ottenere il
pacchetto globale. La Svizzera non intende abbandonare il segreto bancario. Una
soluzione che non sia in sintonia con il dossier sui tassi d'interesse non entra
in linea di conto.
È stato discusso
anche della lotta contro la criminalità internazionale transfrontaliera e del
relativo scambio di informazioni in materia di polizia giudiziaria. I due
ministri hanno sottolineato la buona collaborazione sia sul piano della polizia
sia sul piano della lotta al terrorismo internazionale.
La consigliera federale Ruth
Metzler-Arnold è stata accompagnata dalla consigliera di Stato Sabine Pegoraro,
capo del Dipartimento di giustizia e polizia del Cantone di Basilea-Campagna e
da Jean-Daniel Gerber, direttore dell'Ufficio federale dei
rifugiati.
Altre
informazioni:
Servizio d'informazione DFGP, tel.
031 322 18 18