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Principi giuridici per la disaggregazione dell'ultimo chilometro

COMUNICATO STAMPA

Principi giuridici per la disaggregazione dell'ultimo chilometro

Il Consiglio federale vuole porre solide basi politiche alla disaggregazione
dell'ultimo chilometro decisa lo scorso febbraio. Ha adottato il messaggio
relativo alla modifica della legge sulle telecomunicazioni (LTC)
sottoponendolo al Parlamento. La nuova regolamentazione permette ai
concorrenti di Swisscom di accedere direttamente alle case degli abbonati.
Inoltre, sono stati rafforzati gli strumenti per garantire una concorrenza
efficace e il progetto migliora la protezione dei consumatori e dei dati
personali.

La scorsa primavera, il Consiglio federale aveva modificato l'ordinanza sui
servizi di telecomunicazione (OST). La modifica, entrata in vigore il 1°
aprile, permetteva un'immediata apertura dell'ultimo chilometro a tutti gli
operatori del mercato delle telecomunicazioni. Tuttavia, al fine di creare
basi legali solide per quest'importante tappa nell'apertura del mercato, si
è deciso d'inserire la disaggregazione nella revisione della LTC in corso.
Il Consiglio federale ha in questo modo soddisfatto anche una richiesta
avanzata dalle competenti Commissioni del Parlamento.

Ultimo chilometro

Con il termine di ultimo chilometro s'intente la linea che collega gli
abbonati al telefono e a internet alle centrali locali. L'ultimo chilometro
è stato costruito dalle PTT ed è ora di proprietà di Swisscom. La
disaggregazione significa che i concorrenti di Swisscom hanno la possibilità
di accedere direttamente ai circa quattro milioni di collegamenti casalinghi
del nostro Paese. Swisscom rimane proprietaria delle linee ma deve metterle
a disposizione dei concorrenti a prezzi calcolati in funzione dei costi. Gli
abbonati hanno dunque la possibilità di scegliere presso quale operatore
avere il collegamento telefonico. Tuttavia, la via diretta dei concorrenti
di Swisscom alle case degli abbonati non è ancora in pratica aperta poiché
Swisscom si oppone alle richieste in questo senso.

In base alla nuova versione della legge sulle telecomunicazioni, per
accedere al mercato delle telecomunicazioni non è più necessaria
un'autorizzazione statale. I fornitori di servizi di telecomunicazione sono
unicamente tenuti ad annunciare all'autorità competente, l'Ufficio federale
delle comunicazioni (UFCOM), le attività che intendono svolgere. Le
concessioni saranno invece ancora necessarie per l'obbligo di fornire il
servizio universale e per l'utilizzo dello spettro delle frequenze
radioelettriche. Inoltre, tutti i fornitori di servizi di telecomunicazione
continueranno a sottostare alla sorveglianza dell'UFCOM.

Accesso più trasparente e non discriminatorio ai servizi e alle risorse

Il progetto di legge permetterà di imporre ai fornitori di servizi di
telecomunicazione che detengono una posizione dominante sul mercato
l'obbligo di offrire un accesso trasparente e non discriminatorio ai loro
servizi e alle loro risorse, a prezzi stabiliti in funzione dei costi. Il
progetto menziona ad esempio l'accesso disaggregato alla rete locale - la
cosiddetta apertura dell'ultimo chilometro - (disaggregazione completa e
accesso condiviso alla rete locale), l'accesso a flusso di bit ad alta
velocità (Bitstream Access) e le linee affittate, che il Consiglio federale
ha già introdotto mediante l'ordinanza in vigore dal 1° aprile 2003. In
funzione dello sviluppo tecnologie ed economico, è possibile che ai
fornitori dominanti saranno imposti altri obblighi d'accesso non solo per
quanto concerne la rete telefonica tradizionale ma anche per altre reti di
telecomunicazione, fisse o mobili. L'accesso ai servizi del fornitore
dominante potrebbe inoltre permettere ai richiedenti di rivendere dei
servizi, come ad esempio il collegamento telefonico. L'attuazione di questi
obblighi resterà invariata: spetterà innanzitutto alle parti negoziare
liberamente i loro accordi in materia d'accesso; la Commissione federale
della comunicazione (ComCom) interverrà dopo aver chiesto alla Commissione
della concorrenza il parere sulla questione della predominanza sul mercato,
soltanto se una delle parti in causa lo esige.

Consumatori meglio protetti

Buona parte del messaggio è dedicata alla protezione dei consumatori e dei
dati personali. Si prevede in particolare di istituire un organo di
conciliazione allo scopo di risolvere in modo semplice e rapido i litigi tra
gli utenti e i fornitori di servizi di telecomunicazione o di servizi a
valore aggiunto. L'UFCOM delegherà questo incarico agli ambienti
interessati. Per giunta, con la proposta di modifica della legge contro la
concorrenza sleale (LCSl), si vuole riprendere il principio del divieto
d'invio per telefono di messaggi pubblicitari indesiderati (spamming).

La liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni, avvenuta il 1°
gennaio 1998, ha comportato un sensibile abbassamento dei prezzi e una
maggiore scelta per i consumatori. Il progetto colma le lacune esistenti e
s'ispira in larga misura al nuovo quadro di regolamentazione dell'Unione
europea, entrato in vigore negli Stati membri il 25 luglio 2003.

Berna, 12 novembre 2003

      DATEC         Dipartimento federale dell'Ambiente, dei Trasporti,
dell'Energia e delle Comunicazioni

      Servizio stampa

Informazioni: Peter Fischer, Direttore supplente, Ufficio federale delle
comunicazioni,

tel.: +41 32 327 55 99

Allegati:

Messaggio relativo alla modifica della legge sulle telecomunicazioni

Progetto di legge sulle telecomunicazioni