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Entrate fiscali 2003: riconfermato il forte crollo


COMUNICATO STAMPA

Entrate fiscali 2003: riconfermato il forte crollo

28 ott 2003 (DFF) Il gettito dei primi nove mesi e le sempre contenute
prospettive economiche confermano il notevole crollo delle entrate della
Confederazione, stimato a circa quattro miliardi. La causa è da ricercare
esclusivamente nelle entrate fiscali, mentre sul versante delle entrate non
fiscali sono attesi proventi maggiori di quelli previsti nel budget (+ ca.
200 milioni). Nella parte delle uscite, i crediti aggiuntivi, con un volume
complessivo pari a 684 milioni, rimangono chiaramente sotto la media
pluriennale. Nel 2003 il conto finanziario della Confederazione presenterà
con ogni probabilità un deficit di tre miliardi, peraltro già previsto
all'inizio dell'anno e all'origine dell'elaborazione del programma di
sgravio 2003.

Il considerevole crollo delle entrate fiscali della Confederazione,
delineatosi già durante lo scorso anno, è confermato dal risultato dei primi
nove mesi. Gli introiti conseguiti in questo lasso di tempo lasciano
presumere minori entrate di circa quattro miliardi. Una diminuzione delle
entrate di queste dimensioni era già stata prevista all'inizio dell'anno e
ha costituito la base di pianificazione per il programma di sgravio 2003.

Rispetto al budget bisogna attendersi minori introiti per quasi tutti i
settori di entrate. Le minori entrate più consistenti sono previste per
l'imposta preventiva, le tasse di bollo, l'imposta sul valore aggiunto e
l'imposta federale diretta. Probabilmente l'imposta sugli oli minerali,
l'imposta sul tabacco, l'imposta sugli autoveicoli e le tasse sul traffico
presenteranno perdite di entrate di minore entità.

Le entrate non fiscali supereranno i valori preventivati presumibilmente di
circa 200 milioni, a causa, segnatamente, delle entrate non preventivate a
seguito di riduzioni del valore nominale delle azioni di Swisscom e da
maggiori rimborsi di mutui della garanzia dei rischi delle esportazioni
nonché dell'economia lattiera. Queste maggiori entrate si contrappongono
alle minori entrate degli investimenti sui mercati dei capitali a causa di
tassi d'interesse bassi.

Sul fronte delle uscite è noto l'ammontare dei crediti aggiuntivi I, pari a
184 milioni, approvati dal Parlamento. Le domande per i crediti aggiuntivi
II, che ammontano a 499 milioni, sono state approvate dal Consiglio federale
all'attenzione del Parlamento. Il volume complessivo dei crediti aggiuntivi
è pari a 684 milioni ed è quindi chiaramente inferiore alla media degli anni
dal 1990 al 2003 (1,4 miliardi).

Dalle quote di terzi alle entrate della Confederazione risultano sgravi
nella parte delle uscite pari a 450 milioni. A causa delle perdite di
entrate previste per l'imposta federale diretta, l'imposta preventiva e
l'imposta sul valore aggiunto, i pagamenti della Confederazione a Cantoni e
assicurazioni sociali saranno minori.

Nota: proiezioni sulle entrate in base ai valori pro-rata dell'anno
precedente in rapporto al risultato complessivo non sono pertinenti. Tali
cifre registrano fluttuazioni considerevoli da un anno all'altro: tra il
1991 e il 2001 la media era del 76,5 per cento, con un minimo del 72,9 per
cento (1998) e un massimo dell'80,1 per cento (2001).

Tabelari:
http://www.efd.admin.ch/i/dok/medien/medienmitteilungen/2003/10/fiskale.pdf

Informazioni:
Peter Saurer, Amministrazione federale delle finanze, tel. 031 322 60 09

Dipartimento federale delle finanze DFF
Comunicazione
CH-3003 Berna
http://www.dff.admin.ch