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Obbligo d'indicazione delle tariffe odontoiatriche: il Consiglio

Obbligo d'indicazione delle tariffe odontoiatriche: il Consiglio
federale chiede trasparenza nei prezzi

Gli odontoiatri devono rendere noti i loro prezzi. Il 15 ottobre 2003
il Consiglio federale ha preso atto dei risultati della procedura di
consultazione relativa alla modifica dell'ordinanza sull'indicazione
dei prezzi. Secondo il Consiglio federale i consumatori hanno un
interesse legittimo ad essere informati dei prezzi delle prestazioni
odontoiatriche prima del trattamento.

In generale il progetto di modifica posto in consultazione è stato
accolto con favore. I singoli partiti e le associazioni dei consumatori
si sono mostrati soddisfatti in particolare della modifica relativa
all'indicazione delle tariffe odontoiatriche. Questa maggiore
trasparenza favorirà anche la concorrenza. La Società Svizzera di
Odontologia e Stomatologia ha espresso delle riserve riguardo alla
pubblicazione delle tariffe odontoiatriche. Nel proprio codice
deontologico gli odontoiatri si sono già impegnati in modo vincolante
ad informare i pazienti in merito al trattamento e ai costi.

Il Consiglio federale, tuttavia, sostiene l'obbligo d'indicazione delle
tariffe odontoiatriche. L'ordinanza riveduta risponde così alle
esigenze della legge sulla protezione dei dati e all'interesse pubblico
di una maggiore trasparenza dei prezzi.

Relativamente alla modifica dell'ordinanza sull'indicazione dei prezzi,
il Consiglio federale si è espresso per un inasprimento delle
disposizioni relative ai servizi di telecomunicazione a valore
aggiunto. I servizi telefonici a valore aggiunto dovranno prevedere un
annuncio gratuito del prezzo quando la tassa di connessione o la tassa
al minuto superano i due franchi. In questo modo saranno esclusi i
servizi a valore aggiunto di pubblica utilità con tasse limitate
(servizi di pronto intervento e di emergenza, televoto, ecc.).

Inoltre il Consiglio federale ritiene opportuno, come richiesto nella
procedura di consultazione, far rientrare la tassa anticipata di
smaltimento nel prezzo al dettaglio. Esso ha pertanto incaricato il
Dipartimento federale dell'economia di modificare nella direzione
proposta l'ordinanza sull'indicazione dei prezzi.

Il Consiglio federale ha inoltre preso atto della petizione presentata
il 6 febbraio 2003 dalle quattro organizzazioni nazionali dei
consumatori con cui si chiede l'introduzione dell'indicazione
obbligatoria del prezzo sul prodotto. Il Consiglio federale ritiene
sufficiente l'attuale situazione giuridica, che consente l'indicazione
del prezzo sullo scaffale in caso di innumerevoli prodotti a prezzi
identici. Questa situazione è in linea anche con le norme europee. Una
rinuncia a questo sistema significherebbe un rincaro della merce che
non è certo nell'interesse dei consumatori. Al contrario, il Consiglio
federale accoglie con favore provvedimenti dei soggetti economici a
favore di una maggiore trasparenza o che, nel singolo caso, permettano
al consumatore di stampare l'etichetta con il prezzo. Alcuni di questi
progetti sono in fase pilota.

La richiesta avanzata nella procedura di consultazione di estendere
l'obbligo d'indicazione dei prezzi a tutte le prestazioni di servizi
non può essere soddisfatta nell'ambito dell'attuale modifica
dell'ordinanza. A tale scopo sarebbe infatti necessaria una modifica
della base legale nella legge contro la concorrenza sleale.

Christophe Hans,
 portavoce DFE,
 tel. 031 322 39 60

 Guido Sutter,
 seco,
 settore Diritto,
 tel. 031 322 28 14