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Il divisionario Luc Fellay rende noti i propri obiettivi

3003 Berna, 7 ottobre 2003

Informazione per i media

Il nuovo capo delle Forze terrestri si presenta

Il divisionario Luc Fellay rende noti i propri obiettivi

A un mese dall'assunzione del suo incarico quale capo delle Forze terrestri
e futuro comandante delle Forze terrestri, il divisionario Luc Fellay oggi
(martedì) si è presentato ai media. Fellay intende condurre le Forze
terrestri in quanto azienda credibile ed efficiente nonché orientata alle
prestazioni.

La "casa" delle Forze terrestri poggia su tre pilastri: l'istruzione, le
regioni territoriali e l'impiego. Così il divisionario Luc Fellay vede le
future Forze terrestri. In seno alle formazioni d'addestramento auspica un'
istruzione credibile, a costi contenuti e di qualità elevata. Con le quattro
regioni territoriali intende radicare solidamente l'esercito di milizia nel
Paese e nella sua popolazione, mentre dalle brigate si aspetta impieghi
caratterizzati da un elevato livello di competenza. Fellay ritiene che sia
possibile adempiere le missioni dell'esercito moderno soltanto grazie a un
connubio ottimale e orientato alle prestazioni fra questi settori. Tali
missioni hanno subito profondi cambiamenti rispetto all'orientamento del XX
secolo, improntato soprattutto alla difesa: oggigiorno, oltre alla difesa,
sono di primaria importanza compiti nei settori della sicurezza dinamica e
preventiva del territorio, della salvaguardia dell'esistenza e del
promovimento della pace.

Con l'avvio di Esercito XXI le nuove Forze terrestri devono essere in grado
di fornire le prestazioni richieste relative agli impieghi. Il divisionario
Fellay ritiene che gli sforzi principali debbano essere compiuti sotto forma
di impieghi sussidiari nell'ambito di compiti di protezione al confine, di
protezione di conferenze e di opere, del supporto al Corpo delle guardie di
confine, dell'aiuto in caso di catastrofe in Svizzera e su territorio estero
in prossimità del confine, degli aiuti umanitari in Svizzera e all'estero
nonché del supporto alle autorità civili in caso di manifestazioni su ampia
scala. A tale scopo, come ha sottolineato Fellay indirizzandosi ai media, le
Forze terrestri devono essere in grado di adattarsi, distinguersi per l'
elevata flessibilità, la polivalenza, la capacità di costituire le forze d'
impiego in maniera modulare nonché per l'elevata coerenza.

Il futuro comandante delle Forze terrestri ha infine informato i media in
merito alla propria concezione della collaborazione. Egli sarà fautore di un
'informazione aperta, trasparente ed attiva, fondata sulla fiducia
reciproca. In cambio il divisionario Fellay si aspetta il rispetto della
sfera privata delle collaboratrici e dei collaboratori.

Il divisionario Luc Fellay ha assunto il suo incarico il 1° settembre. Fino
alla fine dell'anno sarà attivo in qualità di capo delle Forze terrestri e
il 1° gennaio 2004 verrà promosso al grado di comandante di corpo e porterà
il titolo di comandante delle Forze terrestri. Fino all'assunzione della sua
funzione attuale, il vallesano di cinquantacinque anni è stato comandante
della divisione territoriale 1. In tale funzione nel mese di giugno ha
condotto la Land Task Force nel quadro dell'impiego sussidiario dell'
Esercito svizzero a favore del Vertice G8.

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