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Il Consiglio federale è contro un aumento drastico dell'imposta sul tabacco


COMUNICATO STAMPA

Il Consiglio federale è contro un aumento drastico dell'imposta sul tabacco

01 ott 2003 (DFF) Contrariamente alla richiesta di una Commissione speciale
del Consiglio nazionale, il Consiglio federale non aumenterà imperativamente
il 1° ottobre 2004 e il 1° luglio 2005 di 40 centesimi al pacchetto la
tariffa d'imposta sulle sigarette. Tale aumento era stato richiesto dalla
Commissione speciale (minoranza Genner) con mozione del 22 agosto 2003. Il
Consiglio federale dichiara nella sua risposta di volere proseguire la
propria politica fiscale caratterizzata da passi fiscali moderati e propone
pertanto la trasformazione della mozione in un postulato.

Come sottolinea il Consiglio federale nella sua risposta, tramite la sua
politica in materia di imposizione del tabacco esso persegue da sempre un
compromesso tra rendimento fiscale ed efficacia a livello di politica
sanitaria. Finora ciò gli sarebbe riuscito, poiché la vendita di sigarette
sarebbe costantemente diminuita allorché le entrate sarebbero aumentate.

Aumentando il prezzo del pacchetto dagli attuali fr. 5.20 a fr. 6.-- ,
l'imposta sul tabacco sarebbe pari a circa il 58 percento del prezzo di
vendita al dettaglio. Sulla base del programma nazionale per la prevenzione
del tabagismo 2001-2005 il Consiglio federale non vuole tuttavia superare il
livello minimo del 57 percento dell'UE. L'onere odierno in Svizzera è di
circa il 53 percento.

Con un aumento dell'imposta nella misura richiesta le vendite dovrebbero
regredire ulteriormente, ma la diminuzione del consumo sarebbe soltanto
circoscritta (passaggio a prodotti di sostituzione, insorgere di mercati
neri e contrabbando, acquisto all'estero). Inoltre, continua il Consiglio
federale, bisognerebbe prevedere che la vendita di sigarette ai frontalieri
ed ai turisti provenienti dall'Austria e dall'Italia, dove non è previsto
alcun aumento dell'imposta, verrebbe interamente a crollare. Rispetto a tali
Paesi, in Svizzera il pacchetto di sigarette costerebbe circa 90 centesimi
in più.

Il Consiglio federale intende quindi proseguire la propria politica fiscale
caratterizzata da passi moderati, in concomitanza con le condizioni quadro
economiche e l'evoluzione dei prezzi nei paesi limitrofi. In base alla
situazione dei prezzi in tali paesi esso deciderà a tempo debito
relativamente ad ulteriori aumenti dell'imposta.

D'altronde, l'ultimo aumento dell'imposta sul tabacco data del 1° agosto
2003, quando il prezzo delle sigarette aumentò di 30 centesimi al pacchetto.

Informazioni: Fritz Weber, Direzione generale delle dogane, capo della
sezione Imposizione del tabacco e della birra, tel. 031 322 66 79

Dipartimento federale delle finanze DFF
Comunicazione
CH-3003 Berna
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