La
maggioranza della popolazione svizzera auspica un agevole disbrigo di servizi
statali via Internet. Un cambiamento d’indirizzo dovrebbe poter essere
notificato alle autorità in linea e l’inoltro di una candidatura per posti
statali vacanti dovrebbe realizzarsi con un semplice clic del mouse. Il 72%
desidererebbe in futuro votare non solo per corrispondenza ma anche per via
elettronica. Questa lista di aspettative è il risultato di uno studio
dell’Istituto di ricerche GfS, divisione “Politica e
Stato”.
Invece
di fastidiose attese agli sportelli, la popolazione vorrebbe poter notificare un
cambiamento di indirizzo via Internet. Per l’83% della popolazione oltre i 18
anni che dispongono di un collegamento Internet, questo servizio in linea si
trova in cima alla lista delle aspettative. Questa affermazione è dimostrata da
uno studio dell’Istituto di ricerche GfS, effettuato per conto della Cancelleria
federale dai politologi Claude Longchamp e Lukas Golden. Nel corso del mese di
maggio essi hanno intervistato oltre 1000 persone di tutte le regioni
linguistiche sulle loro esigenze in merito alle offerte Internet proposte dallo
Stato.
Per
poter comunicare un semplice cambiamento d’indirizzo via Internet bisognerà
realizzare un’interconnessione più massiccia fra le pagine web del servizio
pubblico. Secondo lo studio GfS la popolazione vedrebbe di buon occhio
un’evoluzione in tal senso. La Cancelleria federale intende prendere sul serio
questo bisogno e ne terrà conto nei suoi futuri progetti di
sviluppo.
Anche
per posti di lavoro vacanti, sia a livello federale, cantonale o comunale, molti
intervistati vorrebbero inoltrare la loro candidatura via Internet. Al terzo
posto della lista delle aspettative segue la possibilità di eleggere o votare
cliccando il mouse: il 52% delle Svizzere e degli Svizzeri maggiorenni con
accesso ad Internet sarebbe molto favorevole all’introduzione di questa opzione,
un ulteriore 20% si dichiara prevalentemente d’accordo. Solo l’8% degli
intervistati potrebbe farne a meno, e un ulteriore 14% condivide perlopiù questo
avviso. La Cancelleria federale considera questo risultato quale conferma a
favore dei progetti pilota che interessano il voto in linea, elaborati con i
Cantoni di Ginevra, Neuchâtel e Zurigo.
Elementare, informativo,
sicuro
Il
presente studio dell’Istituto di ricerche GfS illustra per la prima volta in
modo rappresentativo le esigenze dei contribuenti riguardo alla presenza
Internet dello Stato. L’inchiesta si è svolta telefonicamente, allo scopo di
tener conto anche delle opinioni di quelle persone che non hanno accesso al
World Wide Web: gli intervistati che superano i 18 anni di età e che non
dispongono ancora di un accesso Internet rappresentano oggigiorno il 36%. Con
questo risultato la Svizzera occupa un posto all’avanguardia in Europa, anche se
le posizioni di testa sono occupate dai paesi
scandinavi.
Oltre ai singoli servizi, che godono chiaramente dei favori, le esigenze si orientano primariamente verso aspetti di qualità. Gli intervistati auspicano che le offerte Internet dello Stato siano semplici da usare, informative e sicure. L’Istituto di ricerche GfS li ha riassunti con la formula "eis" (elementari, informativi, sicuri). Lo studio giunge alla conclusione che solo considerando questi criteri, si potrà rompere il ghiaccio nell’ottica di un contatto per via elettronica con le autorità. La più grande sfida per le autorità è rappresentata dalla sicurezza: il 76% degli utenti di Internet sostiene che le offerte in linea sono opportune solo se bisognerà rivelare dati personali. Questa preoccupazione è maggiore tra quel 30% che non utilizza quasi mai Internet, questa fascia si dimostra generalmente scettica nel confronto dei servizi in linea. Secondo lo studio, il 67 della popolazione ritiene che pagine web delle autorità debbano essere sviluppate, solo se permettono di ottenere dei risparmi.
Internet non sostituisce lo
sportello
Il
timore che portali come www.ch.ch possano in futuro sostituire il contatto
diretto con le autorità si rivela invece infondato. Chi, in futuro, farà uso di
Internet per comunicare con le autorità, ricorre già oggi al telefono. Al
contrario, quelle persone che non dispongono di un accesso a Internet, e che si
recano allo sportello per sbrigare le loro pratiche amministrative, non
modificheranno anche in futuro questa loro
abitudine.
www.ch.ch - il progetto comune delle autorità federali, cantonali e
comunali - riscontra un grosso interesse tra la popolazione. Gli autori
attribuiscono al progetto buone prospettive per la partenza, anche in virtù
dell’indirizzo facile da ricordare. Il portale si trova attualmente ancora nella
fase sperimentale e verrà presentato al vasto pubblico nel corso del mese di
novembre. Solo l’1% della popolazione seleziona www.ch.ch quando necessita di
informazioni da parte delle autorità, come ad esempio quando si tratta di
ottenere la data delle vacanze scolastiche.
Vicecancelliera Dr. Hanna Muralt
Müller, mobile 079 300 53 18
Christian Suter, addetto all’informazione E-Government, Cancelleria federale,
T
031 324 05 78, F 031 322 53 41, christian.suter@bk.admin.ch
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Claude Longchamp e Lukas Golder, Istituto di ricerche GfS, Politica e Stato, Berna,
T
031
311 08 06, F 031 311 08 19, clongchamp@gfs-be.ch,
lgolder@gfs-be.ch
Studio e riassunto possono essere consultati all’indirizzo www.e-gov.admin.ch
15 agosto 2003