Stemma della Svizzera

CONFOEDERATIO HELVETICA
Le autorità federali della Confederazione Svizzera

Home page
Mail
Cerca

Lotta ancora più efficiente contro il terrorismo

Il Consiglio federale prepara la ratifica di due Convenzioni dell'ONU

Berna, 26.06.2003. A fine settembre, la Svizzera ratificherà le due ultime
Convenzioni dell'ONU per la lotta contro il terrorismo. Grazie a questi due
strumenti si potrà operare in modo efficiente contro il finanzia-mento del
terrorismo e contro gli attentati terroristici con esplosivo. Il Consiglio
federale ha inoltre posto in vigore per il 1°ottobre 2003 le relative
modifiche del Codice penale.

La prevenzione e la repressione del terrorismo attraverso la cooperazione
internazionale hanno assunto un'importanza significativa dopo gli attentati
terroristici dell'11 settembre 2001 negli Stati Uniti. In tale ottica, nel
quadro del diritto internazionale pubblico sono state in particolare
adottate dodici Convenzioni ONU e protocolli addizionali per la repressione
del terrorismo, di cui la Svizzera ne ha già ratificate e attuate dieci.
Aderendo alle due restanti, il Consiglio federale intende far sì che anche
in futuro la Svizzera non rappresenti un luogo attrattivo per terroristi o
per il sostegno ad attività terroristiche.

Prevenire e combattere gli attentati terroristici

Aderendo alla Convenzione per la repressione degli attentati terroristici
con esplosivo, gli Stati membri si impegnano a punire penalmente gli autori
e i complici di attentati compiuti con cariche esplosive o altri congegni
letali (p. es. con prodotti chimici tossici o con armi biologiche). La
Convenzione disciplina inoltre la cooperazione internazionale in materia di
prevenzione e di lotta contro gli attentati terroristici. La Convenzione è
compatibile con il diritto svizzero in vigore e non crea nessun nuovo
obbligo.

La Convenzione per la repressione del finanziamento del terrorismo estende
la punibilità alle premesse dell'attività terroristica, al fine di togliere
al terrorismo le sue fondamenta finanziarie. Una serie di misure preventive
e repressive è destinata a ostacolare le transazioni finanziarie, che
altrimenti potrebbero contribuire al successo di operazioni terroristiche.
La Svizzera ha firmato la Convenzione già due anni fa e con la ratifica farà
sì che la sua piazza finanziaria non venga sfruttata per sostenere
economicamente tali attività terroristiche.

Nuove norme in materia penale

Ponendo in vigore due norme penali il 1°ottobre 2003, il Consiglio federale
permetterà alla Svizzera di onorare gli impegni presi nell'ambito della
Convenzione per la repressione del finanziamento del terrorismo: la norma
penale sul finanziamento del terrorismo prevede una sanzione penale per chi
raccoglie beni patrimoniali o li mette a disposizione con l'intenzione di
sostenere atti terroristici. La disposizione sulla responsabilità
dell'impresa, già definita nel quadro della revisione della Parte generale
del Codice penale, è inoltre estesa al finanziamento del terrorismo.

Identificazione di utenti di carte prepagate

Nel dibattimento concernente la ratifica e l'applicazione della Convenzione
per la repressione del terrorismo il Parlamento aveva aggiunto nella legge
federale sulla sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico
delle telecomunicazioni una disposizione relativa all'obbligo di
identificazione di carte prepagate. Durante almeno due anni dopo l'inizio
della relazione commerciale con il cliente, gli offerenti devono poter
fornire informazioni circa gli utenti delle carte prepagate (nome, indirizzo
e, eventualmente, professione). Questa regolamentazione corrisponde a
un'esigenza delle autorità preposte al perseguimento penale: infatti i
criminali usano viepiù carte prepagate che assicurano loro l'anonimato.
Anche tra i gruppi terroristici l'uso di carte prepagate svizzere è
ricorrente. Tale disposizione non è però indispensabile all'attuazione delle
Convenzioni ed entrerà pertanto in vigore soltanto il 1°luglio 2004. Il
Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle
comunicazioni (DATEC) disporrà così di più tempo per attuare tale
disposizione insieme agli offerenti di servizi di telecomunicazione e ai
rappresentanti delle autorità preposte al perseguimento penale.

Altre informazioni:
Ernst Gnägi, Ufficio federale di giustizia, tel. 031 322 40 81