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Viticoltura: riunione con i Cantoni romandi

Viticoltura: riunione con i Cantoni romandi

Il Consigliere federale Joseph Deiss ha ricevuto oggi i Consiglieri di
Stato incaricati dell'agricoltura dei Cantoni di Vaud, Ginevra,
Vallese, Friburgo e Neuchâtel per dibattere sulla situazione relativa
al settore vitivinicolo. I rappresentanti dei Cantoni romandi hanno, in
particolare, domandato che la Confederazione ritorni a contingenti
doganali separati per i vini bianchi e i vini rossi, applichi il
sistema della messa all'asta per l'attribuzione di tutte le quantità
importate e che l'importazione di vini industriali, dolci e spumanti
venga anch'essa assoggettata al contingente doganale.

Il Capo del DFE ha ascoltato i rappresentanti dei Cantoni ed ha
espresso la propria comprensione. Inoltre, ha condiviso la loro
valutazione in merito al deterioramento della situazione del settore
che deriva non solo dalle condizioni d'importazione più liberali dei
vini, ma anche dai cambiamenti di gusto e di aspettative dei
consumatori. Ha ricordato che il Consiglio federale, cosciente del
momento difficile nel quale si trova la viticoltura svizzera, ha già
preso misure atte a sostenere la riconversione dei vigneti svizzeri per
il 2003. Tale sostegno, quello relativo alla promozione dei vini
all'interno del Paese a determinate condizioni nonché la continuazione
del sostegno alla promozione dell'esportazione sono oggetto anche della
Politica agricola 2007 (PA 2007). Inoltre, la Confederazione versa dei
pagamenti diretti per le vigne situate su terreni declivi e su
terrazzi. Il Capo del DFE si è impegnato ad utilizzare al meglio,
d'intesa con tutti i Cantoni, gli strumenti offerti dalla Politica
agricola 2007 per sostenere l'economia vitivinicola.

In merito al ritorno ad una regolamentazione dell'importazione basata
su contingenti doganali separati per i vini bianchi e i vini rossi o a
restrizioni permanenti all'importazione, il Capo del DFE ha
sottolineato che il regime attuale si basa sui dibattiti e le decisioni
del Parlamento prese nel 1996. Il margine di manovra è estremamente
esiguo. In effetti, tali richieste implicherebbero una nuova
negoziazione degli accordi OMC della Svizzera e il pagamento di
relative compensazioni. La posizione della Svizzera nei negoziati OMC
dell'agenda di Doha ne uscirebbe indebolita. Anche sul piano interno,
il ritorno ad una regolamentazione meno liberale dei vini non sarebbe
capita dagli altri settori economici e dai consumatori.
In considerazione del 40 per cento di quota di mercato rappresentato
dai vini svizzeri e del loro potenziale qualitativo, il Capo del DFE si
è detto fiducioso dell'affermazione, a medio termine, dei nostri vini
rispetto ai vini esteri, anche se una parte di questi ultimi sono
importati a prezzi molto bassi.

Christophe Hans,
 Portavoce del DFE,
 tel.: 031 322 39 60

 Jürg Jordi,
 Ufficio federale dell'agricoltura,
 Sezione Informazione,
 tel. 031 322 81 28