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Confezionato il programma di alleggerimento di 3,3 - 3,4 miliardi - sono all'esame misure fiscali complementari


COMUNICATO STAMPA

Confezionato il programma di alleggerimento di 3,3 - 3,4 miliardi - sono
all'esame misure fiscali complementari

30 apr 2003 (DFF) In data odierna il Consiglio federale ha concretizzato la
strategia di risanamento delle finanze federali e deciso un pacchetto di
misure di 3,3 fino a 3,4 miliardi. Questo pacchetto si è reso necessario a
seguito del drastico peggioramento delle entrate causato dai crolli delle
borse e dal rallentamento dell'economia. Il programma di alleggerimento
contempla soprattutto misure sul fronte delle uscite. Al riguardo occorre
però precisare che la compensazione del rincaro di AVS/AI sarà garantita e
il settore formazione/ricerca/tecnica riceverà il 4 per cento in più. Per
poter conseguire con certezza l'obiettivo di sgravio di 3,5 miliardi fissato
in marzo, il Consiglio federale ha incaricato il DFF di esaminare nelle
prossime settimane ulteriori misure fiscali dell'ordine di 100-300 milioni
(ad es. esame di alleggerimenti fiscali per alcune forme assicurative o
aumento dell'IVA dell'uno per mille), a seconda di come si ripercuoteranno
finanziariamente i miglioramenti a livello di riscossione delle imposte.
Quale alternativa a intere parti del programma di alleggerimento, il Governo
rinuncia per contro all'introduzione di un'imposta federale sulle
successioni e donazioni o a un aumento dell'imposta sul valore aggiunto.
Tuttavia, se il programma di alleggerimento non dovesse rivelarsi
sufficiente a risanare in modo duraturo le finanze federali, cosa che non si
può escludere, sarebbero inevitabili misure fiscali. Prima delle vacanze
estive del 2003 dovrebbe svolgersi la consultazione su base conferenziale
sul programma di alleggerimento.

Alla fine del mese di gennaio del corrente anno, il Consiglio federale ha
reagito al drastico peggioramento dell'economia presentando i contorni di
una strategia di risanamento articolata in tre fasi. L'elemento chiave era
costituito da un programma di alleggerimento di 2 miliardi che toccava
soprattutto le uscite. La seconda fase prevedeva il rinvio della riforma
dell'imposizione della coppia e della famiglia. Per la terza fase erano
stati pianificati aumenti delle imposte intesi a compensare le entrate
incerte o nuove decisioni in materia di uscite. Dato che la Commissione
dell'economia e dei tributi del Consiglio nazionale non ha voluto entrare
nel merito di un differimento del progetto sull'imposizione della famiglia e
le Camere federali hanno presentato due mozioni che chiedono una crescita
reale pari a zero delle uscite, il Governo ha deciso lo scorso mese di marzo
di completare il programma di alleggerimento di 2 miliardi con un programma
supplementare di 1,5 miliardi. Nel contempo ha incaricato il Dipartimento
federale delle finanze (DFF) di esaminare anche misure riguardanti le
entrate quale possibile alternativa a un pacchetto di risparmi
supplementare, segnatamente l'introduzione di un'imposta federale sulle
successioni e donazioni.

Dall'inizio il Consiglio federale aveva posto l'accento sui tagli alle
uscite. Durante una conferenza straordinaria dei direttori delle finanze è
risultato inoltre chiaro che i Cantoni si opporrebbero fermamente
all'introduzione di un'imposta federale sulle successioni e donazioni.
Pertanto il Governo rinuncia a chiedere un aumento dell'IVA e
all'introduzione della summenzionata imposta quali alternative a un
programma supplementare. In futuro l'imposta sul valore aggiunto deve essere
segnatamente a disposizione per il finanziamento dei maggiori costi
dell'AVS/AI provocati da ragioni demografiche. Tuttavia, se il programma di
alleggerimento non dovesse rivelarsi sufficiente a risanare in modo duraturo
le finanze federali, cosa che non si può escludere, sarebbero inevitabili
misure fiscali.

Piano di rinunce su vasta scala

Le misure di alleggerimento (vedi allegato) riguardano principalmente i sei
maggiori settori di compiti della Confederazione: previdenza sociale,
trasporti, difesa nazionale, agricoltura, formazione e ricerca, relazioni
con l'estero. Questi, unitamente al servizio del debito e alle quote di
terzi alle entrate della Confederazione, assorbono il 90 per cento circa
delle uscite. Di conseguenza, essi devono assumersi anche l'onere principale
delle misure di risanamento. Importante è pure il controllo sui numerosi
settori più piccoli. In tal senso il Consiglio federale ha deciso di
adottare un grosso numero di mirate misure di alleggerimento, che tocca
l'intera gamma dei compiti della Confederazione. Tali misure sono il
risultato di accurati piani di rinuncia, realizzati sotto la guida dei
dipartimenti e coordinati dal gruppo di lavoro interdipartimentale "Freno
all'indebitamento". Nell'insieme, il pacchetto confezionato dal Consiglio
federale comporta drastiche conseguenze per diversi settori. Esso costringe
i dipartimenti e gli uffici a rivedere le priorità attuali e in parte a
rielaborare sostanzialmente i propri piani e programmi. Bisognerà rinunciare
completamente a determinati compiti, come al promovimento delle energie
alternative e alla promozione diretta della costruzione di abitazioni
mediante mutui, ciò che non significa comunque un abbandono totale della
Confederazione a questo genere di promozione. Questa problematica verrà
chiarita in sede separata.

Compensazione del rincaro di AVS/AI garantito, il settore formazione aumenta
del 4 per cento

Sebbene le misure di alleggerimento tocchino in linea di principio tutti i
compiti, rimarrà possibile anche in futuro stabilire priorità politiche.
Pertanto, al settore formazione, ricerca e tecnologia viene concesso un
aumento annuo delle uscite del 4 per cento, comunque inferiore al 6 per
cento previsto inizialmente. Anche il potere d'acquisto delle rendite AVS e
AI viene mantenuto. Il Consiglio federale ha inoltre ribadito di rinunciare
per quanto possibile a trasferire ai Cantoni tali misure. Tutto questo non
sarebbe però più possibile se si volessero ottenere risparmi di 6 fino a 7
miliardi, come è stato richiesto da una maggioranza del Parlamento. Alla
luce dell'intenso dibattito condotto nelle recenti settimane in merito a
strategie e possibilità di risparmio, il Consiglio federale ritiene siffatte
richieste oggettivamente insostenibili e politicamente irrealizzabili.

Misure fiscali in esame

Il Consiglio federale ritiene sempre realistici sgravi dell'ordine di 3,5
miliardi. Questo ammontare corrisponde approssimativamente alla parte
strutturale delle necessità di risanamento. Questo obiettivo non è ancora
stato pienamente raggiunto. A complemento delle riduzioni delle spese, il
DFF è stato quindi incaricato di esaminare misure fiscali. Innanzi tutto
sono previsti miglioramenti a livello di riscossione delle imposte
attraverso un aumento del personale incaricato dei controlli fiscali. Il DFF
stima un utile potenziale supplementare fino a 100 milioni. Inoltre,
d'intesa con il ramo assicurativo, dovrebbero essere esaminati gli sgravi
fiscali di alcune forme assicurative, ad esempio le assicurazioni sulla
vita. In linea di conto entra eventualmente anche l'aumento dell'imposta sul
valore aggiunto di un uno per mille, che dovrebbe fruttare circa 300
milioni. Il decreto riguardante queste misure è previsto in occasione
dell'approvazione del progetto della procedura di consultazione.

Il Consiglio federale ha già deciso di riunire in un unico pacchetto il
programma di base e quello supplementare e di sottoporlo al Parlamento
sottoforma di decreto ("Programma di alleggerimento 2003"). Esso dovrebbe
entrare in vigore il 1° gennaio 2005, anche se deve essere chiesta
un'entrata in vigore urgente per due misure (misure nel settore dell'asilo e
stralcio del contributo "flexa", irrilevante ai fini dell'importo della
rendita AVS ). Per il 2004 è previsto un effetto anticipato nella parte
delle uscite di circa 800 milioni.

Compatibilità con la congiuntura

L'applicazione scaglionata nel tempo del programma di alleggerimento tiene
conto dell'andamento stentato dell'economia. Per assicurare il programma di
alleggerimento anche a livello giuridico, nel quadro del messaggio, il
Consiglio federale chiederà una piccola revisione della legge sulle finanze
della Confederazione. La modifica prevede di abbattere in più fasi il
disavanzo strutturale esistente al momento dell'introduzione del freno
all'indebitamento affinché la Confederazione possa seguire il suo corso
politico-finanziario anticiclico, attualmente in fase espansiva, e aspettare
ad applicare gli impulsi restrittivi fino a che l'economia si sia di nuovo
ripresa.

Procedura di consultazione su base conferenziale a giugno

Il calendario non è cambiato. A giugno si terrà una procedura di
consultazione su base conferenziale. L'approvazione del messaggio è prevista
immediatamente prima o dopo le vacanze estive.

Informazioni:
Peter Siegenthaler, Direttore AFF, tel. 031 322 60 05
Karl Schwaar, AFF, tel. 031 323 86 09
Kurt Dütschler, AFC, tel. 031 322 73 77

Contributo "flexa": contributo della Confederazione versato all'AVS per
cofinanziare i costi per il pensionamento anticipato nel quadro della 10a
revisione dell'AVS

Comunicato stampa intero, compresa tabella "Entrate fiscali della
Confederazione nel 1° trimestre 2003"
http://www.dff.admin.ch/i/dok/medien/medienmitteilungen/2003/04/entlastungsp
.htm

Dipartimento federale delle finanze DFF
Comunicazione
CH-3003 Berna
http://www.dff.admin.ch