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Totalmente abolita la pena di morte

Il Protocollo n. 13 alla CEDU entra in vigore il 1° luglio 2003

Berna / Strasburgo, 22.04.2003. Un Protocollo di sole due pagine, ma un
grande passo per i diritti dell'uomo: il prossimo 1° luglio entra in vigore
il Protocollo n. 13 alla CEDU, che prevede l'abolizione totale della pena di
morte. Detto Protocollo fu aperto alla firma il 3 maggio 2002 a Wilna. La
Svizzera lo firmò e ratificò lo stesso giorno.

La politica in materia dei diritti dell'uomo è parte integrante della
politica estera svizzera per due motivi: il primo si riallaccia alla lunga
tradizione umanitaria della Svizzera, il secondo al fatto che la
salvaguardia dei diritti dell'uomo giova alla pace e alla stabilità
internazionale. Nell'ambito della sua politica in materia di diritti
dell'uomo, la Svizzera si è sempre impegnata anche per l'abolizione della
pena di morte. Occorre assolutamente preservare la Giustizia, che non è per
nulla infallibile, dal rischio di condannare a morte persone innocenti e dal
pericolo di sminuire il valore della vita umana. Per di più questa arcaica
forma di pena non contribuisce affatto a ridurre la criminalità.

Il diritto di ogni uomo alla vita

La Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU) del 1950 garantisce il
diritto di ogni uomo alla vita. Ammette tuttavia come eccezione l'esecuzione
di una sentenza di morte che sia stata pronunciata da un tribunale nel caso
in cui la legge commini la pena di morte per un crimine. Da allora, nel
diritto nazionale e internazionale si è delineata una tendenza verso
l'abolizione della pena di morte. Un passo decisivo è stato fatto in Europa
nel 1982 con l'accettazione del Protocollo n. 6 alla CEDU. Detto Protocollo,
ratificato da quasi tutti gli Stati firmatari della CEDU, prevede
l'abolizione della pena di morte in tempo di pace. Non esclude tuttavia la
pena di morte per atti commessi in tempo di guerra o di pericolo imminente
di guerra. Successivamente l'Assemblea parlamentare e il Comitato dei
ministri del Consiglio d'Europa si sono impegnati a più riprese per una
moratoria delle esecuzioni che finora è stata rispettata da tutti gli Stati
firmatari.

L'ultimo passo

Con il Protocollo n. 13 del 2002, il Consiglio d'Europa ha fatto l'ultimo
passo verso l'abolizione totale della pena di morte. Vieta agli Stati
firmatari, anche in tempo di guerra o di pericolo imminente di guerra, di
condannare chiunque alla pena di morte o di giustiziarlo. Oltre alla
Svizzera, altri dieci Stati hanno finora ratificato il Protocollo: Andorra,
Bulgaria, Danimarca, Irlanda, Croazia, Liechtenstein, Malta, Romania,
Ucraina e Cipro. Tutta una serie di altri Stati ratificheranno il Protocollo
fra breve.

Altre informazioni:
Vicedirettore Philippe Boillat, Ufficio federale di giustizia, tel. 031 322
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