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Posizione del DFAE sulla situazione in Irak

Berna, 10 aprile 2003

Comunicato stampa

Posizione del DFAE sulla situazione in Irak

Il DFAE segue attentamente l'evolvere della situazione a Baghdad e nel resto
dell'Iraq. Si augura una rapida cessazione totale delle ostilità e che le
forze della coalizione possano tempe-stivamente garantire le condizioni di
sicurezza e d'approvvigionamento della popolazione irachena.

Il DFAE ha preso atto con soddisfazione dell'impegno dei Paesi della
coalizione di assumere pienamente gli obblighi loro spettanti quali potenze
occupanti, a tenore delle Convenzioni di Ginevra e della Risoluzione 1472
del Consiglio di sicurezza. Dopo gli eventi drammatici che hanno provocato
la morte di rappresentanti dei mass media e di un membro della delegazione
del CICR, il DFAE esorta le potenze occupanti a fare tutto il possibile per
mantenere l'ordine e garantire la sicurezza delle organizzazioni umanitarie,
dei mass media e di tutti gli stranieri che si trovano attualmente in Iraq.
Sottolinea altresì che chiunque, indipendentemente dalla natura dei crimini
che gli sono imputati, ha diritto a un processo equo.

La Svizzera continuerà ad impegnarsi a favore di un rafforzamento dell'ONU,
che dovrà assumere un ruolo centrale nella ricerca di una soluzione intesa a
ristabilire la piena sovranità dell'Iraq. A questo riguardo, il DFAE ricorda
il diritto inalienabile del popolo iracheno all'autodeterminazione e a
disporre, quale unico beneficiario, delle risorse del Paese. Tale diritto va
esercitato nel rigoroso rispetto dell'unità e dell'integrità territoriale
dell'Iraq.

Quale misura immediata, la Direzione dello sviluppo e della cooperazione
(DSC), per il tramite della sua divisione umanitaria, prosegue il suo
intervento incentrato segnatamente sui seguenti settori :
- promovimento del dialogo tra tutti gli operatori del settore umanitario e
sostegno agli sforzi di coordinamento tra il Movimento Croce Rossa/Mezzaluna
Rossa, il sistema delle Nazioni Unite, le ONG e i governi;
- messa a disposizione di esperti per le agenzie umanitarie (CICR, HCR, OMS
ecc.);
- preparazione, insieme ai suoi partner, delle strutture destinate ad
accogliere i rifugiati in Iran, Giordania, Siria e Turchia ma anche gli
sfollati all'interno dell'Iraq;
- lotta contro le malattie infettive e contro le epidemie, in stretta
collaborazione con l'OMS.