Stemma della Svizzera

CONFOEDERATIO HELVETICA
Le autorità federali della Confederazione Svizzera

Home page
Mail
Cerca

Il Consiglio federale definisce le basi per una Posta efficiente

Comunicato stampa

Il Consiglio federale definisce le basi per una Posta efficiente

La Posta svizzera deve continuare ad essere una delle migliori aziende del
mondo in questo settore. Essa deve inoltre gestire una rete di uffici
postali capillare senza per questo ricevere indennità dallo Stato. Il
Consiglio federale respinge l'iniziativa popolare "Servizi postali per tutti
", ma intende soddisfarne le principali richieste attraverso un
controprogetto indiretto. In un'ordinanza relativa alla legge sulle poste,
di cui il Parlamento ha approvato la revisione, il Governo fissa direttive e
regole procedurali per la ristrutturazione della rete di uffici postali e
crea le basi per un'apertura controllata del mercato. L'ordinanza sarà messa
in consultazione fino a metà agosto ed entrerà in vigore all'inizio del
2004. Inoltre, il Consiglio federale ha ribadito che la Posta deve
modernizzare i suoi centri di smistamento delle lettere per riportare nelle
cifre nere questo settore di attività attualmente deficitario.

Nell'ordinanza, il Consiglio federale definisce a livello pratico il mandato
relativo alla rete capillare di uffici postali che il Parlamento ha
assegnato alla Posta nell'ambito della discussione sulla "Panoramica
sull'evoluzione del settore postale" e della revisione della legge sulle
poste. L'obiettivo rimane quello di garantire un servizio universale di
qualità a prezzi equi. Il mercato postale sarà aperto in modo graduale,
controllato e limitato: l'anno prossimo il mercato dei pacchi sarà
completamente aperto alla concorrenza e nel 2006 il limite di monopolio per
le lettere sarà ridotto a 100 grammi, a condizione che il finanziamento del
servizio universale sia assicurato. Questo seconda tappa di apertura sarà
attuata attraverso una successiva revisione dell'ordinanza sulle poste.

A partire dal 2004, le imprese postali private dovranno disporre di una
concessione, che costituisce la base per il controllo del mercato dal parte
dello Stato. Chi vuole ottenere una concessione deve rispettare le
condizioni di lavoro abituali del settore. Nel contempo vengono create le
basi per la riscossione di tasse di concessione dagli operatori privati, nel
caso in cui la posta non sia più in grado di finanziare da sola il servizio
universale. Nell'ordinanza, inoltre, il Consiglio federale fissa criteri
vincolanti per la rete di uffici postali; essi sono sufficientemente
flessibili da consentire alla Posta di adeguarsi alle esigenze dei clienti:

  a.. Regioni: la Posta tiene conto della specificità delle regioni da essa
pianificate e garantisce anche in futuro, per ciascuna regione, la presenza
di almeno un ufficio postale che fornisca tutte le prestazioni del servizio
universale e che si trovi ad una distanza ragionevole dai clienti.

  a.. Modo di procedere: prima di procedere alla chiusura di un ufficio
postale vengono ascoltati i Comuni interessati e la commissione istituita
dal Dipartimento.

  a.. Qualità: le condizioni di accesso al servizio universale, la qualità
delle prestazioni e la soddisfazione dei clienti saranno oggetto di una
verifica periodica da parte di un organo indipendente.

§         Sorveglianza: la Posta e i suoi concorrenti devono presentare
annualmente una elazione all'autorità di regolamentazione.

I centri di smistamento delle lettere devono essere ammodernati

Nella sua discussione sulla riorganizzazione dei centri di smistamento delle
lettere (progetto REMA), il Consiglio federale è giunto alla conclusione che
la Posta deve adeguare ai nuovi sviluppi tecnologici il suo vecchio sistema
di centri di smistamento delle lettere. Si prevede che nei prossimi anni il
volume della corrispondenza postale diminuirà fino al 10% in seguito all'uso
sempre più frequente dei mezzi di comunicazione elettronici (SMS, e-mail,
traffico dei pagamenti elettronico). Si tratta di 300 milioni di lettere in
meno all'anno. La Posta deve quindi scegliere una variante di
riorganizzazione che le consenta dei mantenere a lungo termine il miglior
grado di efficienza economica. Solo così sarà possibile evitare, alla lunga,
un ulteriore aumento dei costi aziendali e dei prezzi dei servizi.

Criteri politici della riorganizzazione

La decisione in merito alla riorganizzazione dei centri di smistamento delle
lettere è di competenza esclusiva del consiglio di amministrazione della
Posta. Il Consiglio federale non intende intervenire nelle questioni
operative dell'azienda. Tuttavia, sulla base degli obiettivi strategici
assegnati alla Posta, può definire una serie di criteri che devono essere
rispettati in sede di attuazione:

§         Personale: la Posta negozierà un piano sociale che dovrà prevedere
misure a favore del personale colpito dalla ristrutturazione (per es. nuove
possibilità di occupazione all'interno dell'azienda, misure di
riqualificazione e aggiornamento professionale, offerta di servizi da parte
di un centro di collocamento e consulenza interno). Inoltre, la soppressione
di posti di lavoro dovrà avvenire in parte nell'ambito delle fluttuazioni
naturali. Le situazioni particolarmente difficili dovranno essere mitigate
attraverso un'attuazione scaglionata del progetto e l'istituzione di
sottocentri. Devono essere evitati licenziamenti.

§         Esigenze regionali: la Posta deve tenere adeguatamente conto delle
esigenze regionali, nella misura in cui ciò sia sostenibile dal punto di
vista economico e attuabile da quello della logistica. La Posta non è uno
strumento di politica regionale e non può soddisfare tutte le esigenze delle
regioni. Qualunque riorganizzazione sarebbe altrimenti irrealizzabile, e
alla lunga la possibilità di fornire servizi di qualità a prezzi equi in
tutto il Paese sarebbe messa in pericolo.

§         Conseguenze di carattere ecologico: il trasporto della
corrispondenza fra i centri deve avvenire per ferrovia. L'azienda allestirà
inoltre un bilancio ecologico dei cui risultati si dovrà tenere conto nelle
successive attività.

Berna, 9 aprile 2003

      DATEC Dipartimento federale dell'Ambiente, dei Trasporti, dell'Energia
e delle Comunicazioni

      Servizio stampa

Informazioni: Hans Werder, SG DATEC