Richiesta da parte degli Stati Uniti di bloccare gli averi iracheni

Richiesta da parte degli Stati Uniti di bloccare gli averi iracheni - risposta del Consiglio federale

Berna, 9 aprile 2003 Comunicato stampa Richiesta da parte degli Stati Uniti di bloccare gli averi iracheni - risposta del Consiglio federale Le misure prese finora dalla Svizzera rispondono pienamente all'esigenza di preservare per il popolo iracheno i beni dello Stato iracheno eventualmente depositati in Svizzera. La Svizzera deciderà di sbloccare gli averi iracheni soltanto in presenza di una Risoluzione del Consiglio di sicurezza o di una relativa misura giudiziaria presa al termine di una procedura adeguata. Con un fax inviato dall'Ambasciata degli Stati Uniti in Svizzera il 21 marzo 2003, le autorità statunitensi hanno chiesto alla Svizzera di identificare e bloccare tutti gli averi del Governo iracheno e di prepararsi a restituirli al popolo iracheno. Esse chiedono di procedere in maniera analoga con i beni illeciti detenuti dal Presidente Saddam Hussein o dal suo regime. La preservazione dei beni iracheni eventualmente depositati in Svizzera e il loro sblocco in favore del popolo iracheno corrispondono pienamente alle linea seguita dalla Svizzera e agli obiettivi dichiarati del Consiglio federale. È tuttavia ancora troppo presto per determinare a quali condizioni e in che modo siffatti beni potrebbero essere messi a disposizione del popolo iracheno. Al momento opportuno la decisione in tal senso si baserà in ogni caso sulla posizione adottata in materia dalla comunità internazionale. In sostanza il Consiglio federale ha incaricato il DFAE di rispondere agli Stati Uniti quanto segue: - La Svizzera applica le pertinenti Risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (661 del 6 agosto 1990 e 670 del 25 settembre 1990). La modifica dell'ordinanza del 7 agosto 1990 che istituisce misure economiche nei confronti della Repubblica dell'Iraq e lo Stato del Kuwait consente di rafforzare le misure prese dalla Svizzera. - La Svizzera dispone di strumenti giuridici efficaci per identificare e, se necessario, bloccare gli averi di origine criminale di "persone politicamente esposte". Essa ha mostrato la sua volontà politica di fare uso di questi strumenti. - Gli averi bloccati sulla scorta di risoluzioni delle Nazioni Unite possono essere sbloccati soltanto con una nuova risoluzione. - Lo sblocco di averi diversi da quelli soggetti al regime di sanzioni prese nei confronti dell'Iraq dovrà avvenire per mezzo di misure giuridiche, prese al termine di una procedura adeguata.