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Quattro cittadini svizzeri scomparsi nel Sahara algerino: bilancio della situazione

Berna, 8 aprile 2003

Comunicato stampa

Quattro cittadini svizzeri scomparsi nel Sahara algerino: bilancio della
situazione

La ricerca dei quattro cittadini svizzeri dei quali non si hanno più notizie
dal 21 febbraio 2003 è svolta con tutti i mezzi disponibili e coordinata
strettamente con la Germania e l'Austria. Lo staff istituito a livello
federale per occuparsi del caso comprende rappresentanti del DFAE e del DFGP
ed opera sotto la direzione del DFAE. Il lavoro di polizia è coordinato da
oggi da uno staff speciale dell'Ufficio federale di polizia. Inoltre il 9
aprile due collaboratori di questo Ufficio si recheranno in Algeria per
fornire il proprio aiuto e coordinare la ricerca sul posto. Rappresentanti
dell'ambasciata svizzera ad Algeri si trovano ancora nella regione in cui è
presumibilmente scomparso il gruppo. Non si hanno ancora indicazioni
concrete e affidabili su dove si trovino i quattro svizzeri e gli altri 25
cittadini europei scomparsi.

Si stanno esaminando tutte le ipotesi sulla scomparsa dei turisti (25
cittadini europei e i quattro svizzeri). La Svizzera e gli altri Paesi
interessati presumono che le sparizioni di gruppi di turisti europei nella
regione tra Illizi e Bordj Omar Driss nel Sahara algerino non siano dovute
al caso, ma ad un piano preciso. Si deve comunque constatare che finora non
si ha idea delle circostanze della scomparsa. La Svizzera coordina
strettamente i suoi sforzi con lo staff istituito dalla Germania ed è in
contatto con le autorità austriache.

Il 9 aprile, due collaboratori dell'Ufficio federale di polizia si
recheranno in Algeria per assistere nelle ricerche. Tre collaboratori dell'
ambasciata svizzera ad Algeri avevano già compiuto un sopralluogo il 19
marzo per prestare il proprio aiuto e seguire gli sforzi delle forze di
sicurezza algerine. Due di loro si trovano ancora sul terreno e forniscono
un valido aiuto nella ricerca.  Quest'ultima si è concentrata in una regione
di circa 5'000 km2, in parte molto difficile da raggiungere, nella quale si
suppone possa trovarsi il gruppo.

Una squadra di ricerca con cammelli organizzata dall'ambasciata svizzera è
stata inviata in una valle (Oued) praticamente inaccessibile ai veicoli e
agli aerei, nella quale secondo le ultime informazioni si trovava il gruppo
di turisti. Il 5 aprile, dopo undici giorni, è tornata senza informazioni
attendibili. Una seconda squadra di ricerca à attualmente in marcia. La
ricerca è ora estesa a una vasta regione in particolare in direzione sud. La
ricerca con veicoli, aerei e una carovana di cammelli è continuamente
interrotta da tempeste di sabbia.

Il DFAE è stato informato il 9 marzo 2003 della scomparsa dei quattro
turisti svizzeri, dei quali non si avevano più notizie dal 21 febbraio 2003.
Subito dopo aver ricevuto l'annuncio della sparizione, il DFAE si è rivolto
alle autorità algerine per il tramite dell'ambasciata svizzera di Algeri
invitandole ad intraprendere tutte le misure del caso per cercare gli
scomparsi. Le autorità algerine hanno intrapreso immediatamente un'intensa
operazione di ricerca.

Contemporaneamente il DFAE in stretta collaborazione con i competenti uffici
di polizia svizzeri, che vengono coordinati dalla polizia cantonale di
Appenzello esterno, ha assunto informazioni presso parenti, autorità e altre
fonti utili, in particolare indicazioni sull'impiego di numeri di telefonia
mobile o satellitare nel periodo della sparizione per poter delimitare
meglio la zona in cui intraprendere le ricerche.

L'ambasciata svizzera ad Algeri continua ad essere in stretto contatto con
le autorità locali, le quali attribuiscono al caso la massima priorità e
cercano gli scomparsi con tutti i mezzi disponibili, giorno e notte,
impiegando, oltre ai veicoli usuali, anche aerei ed elicotteri.

Il DFAE a Berna è in stretto contatto con i parenti per lo scambio regolare
di informazioni e pareri su come procedere.

Il DFAE raccomanda a tutti i cittadini svizzeri che si trovano ancora nell'
Algeria meridionale di prendere contatto con le autorità locali per chiarire
le misure di sicurezza e di mettersi in contatto con i parenti in Svizzera.
In caso di necessità possono rivolgersi all'ambasciata svizzera ad Algeri.

Il DFAE consiglia di non intraprendere per il momento viaggi turistici in
Algeria.

Per ulteriori informazioni:
Informazione DFAE, 031 322 31 53