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Direttive per la procedura da seguire dopo il rifiuto dell'accordo bilaterale sul traffico aereo

COMUNICATO STAMPA

Direttive per la procedura da seguire dopo il rifiuto dell'accordo
bilaterale sul traffico aereo

In seguito al rifiuto del Parlamento elvetico di ratificare l'accordo
bilaterale sul traffico aereo con la Germania, il confronto con la parte
tedesca entra in una nuova fase. Il Consiglio federale ha fissato le
direttive per il seguito della procedura.

Dopo il rifiuto da parte del Consiglio degli Stati di ratificare l'accordo
bilaterale sul traffico aereo, il Consiglio federale ha incaricato il DATEC
di comunicare ufficialmente alle autorità tedesche che il documento non sarà
firmato dalla Svizzera, e che pertanto le misure decise a titolo preventivo
in base all'accordo sono sospese.

Nel frattempo la Germania ha annunciato l'inasprimento delle attuali
restrizioni in materia di   atterraggi e decolli da Zurigo-Kloten sopra il
territorio tedesco. Si prevedono in particolare l'estensione del divieto di
volo notturno, oggi valido a partire dalle ore 22.00 fino alle ore 06.00,
alla fascia oraria  21.00 - 07.00 e la limitazione della clausola di
eccezione a contingenze atmosferiche definite dalla Germania. L'ordinanza
delle autorità tedesche dovrebbe entrare in vigore quanto prima.

Entro un anno si assisterà probabilmente a un ulteriore inasprimento della
situazione, ossia a una limitazione a 80'000 dei decolli e degli atterraggi
effettuati ogni anno sopra il territorio della Germania meridionale.

Secondo dichiarazioni rilasciate da swiss e unique, questi provvedimenti
comprometteranno in modo determinante le operazioni di volo presso lo scalo
di Zurigo. Le due società si sono già rivolte al Consiglio federale
chiedendo il suo sostegno nell'intento di mantenere anche in futuro il
regolare svolgimento dell'esercizio di volo.

Il Governo federale ha nel frattempo definito le misure da adottare nei
confronti di una più severa ordinanza esecutiva emanata dalla Germania.
Queste le possibili azioni legali da adottare: ricorso davanti alla
Commissione dell'Ue, procedimento giudiziario dinanzi al comitato misto
Svizzera-Ue e ricorso contro l'ordinanza unilaterale davanti a un tribunale
tedesco. La Confederazione rinuncia invece a un'azione legale presso il
Consiglio dell'OACI. Se e quali misure verranno adottate dalle autorità
federali dipenderà dalle prospettive di successo, nonché dalle conseguenze
generali in termini di sicurezza aerea e di politica estera. L'avvio di un
eventuale procedimento giudiziario verrà deciso di concerto con le società
interessate, swiss e unique. La decisione di principio spetterà comunque al
Consiglio federale.

Il Collegio ha preso atto del fatto che il DATEC si riserva di fare
richiesta di un credito supplementare per coprire i costi di un eventuale
processo.

Berna, 26 marzo 2003

      DATEC Dipartimento federale dell'Ambiente, dei Trasporti, dell'Energia
e delle Comunicazioni

      Servizio stampa