Stemma della Svizzera

CONFOEDERATIO HELVETICA
Le autorità federali della Confederazione Svizzera

Home page
Mail
Cerca

LIPA: unitarietà di intenti - divergenze riguardo al modo di procedere

LIPA: unitarietà di intenti - divergenze riguardo al modo di procedere

Il 18 maggio 2003 il popolo sarà chiamato a votare tra l'altro
sull'Iniziativa popolare «per un'offerta appropriata di posti di
tirocinio» (LIPA). Il Consiglio federale e il Parlamento respin-gono
l'iniziativa. Come ha dichiarato alla stampa il Consigliere federale
Joseph Deiss, direttore del Dipartimento federale dell'economia, lo
scorso lunedì 24 febbraio, essi sono convinti che la nuova Legge
federale sulla formazione professionale sia in grado di risolvere più
efficacemen-te, nell'ambito di una vasta riregolamentazione delle
formazione professionale, i problemi rela-tivi al mercato dei posti di
tirocinio. L'iniziativa minaccerebbe il sistema duale della formazione
professionale quale compito congiunto dell'economia e della pubblica
amministrazione, gon-fierebbe il carico di lavoro burocratico e
limiterebbe - attraverso l'imposizione di una tassa supplementare - la
capacità competitiva delle imprese svizzere.

Anche se il diritto alla formazione venisse sancito dalla Costituzione,
ciò non sarebbe di per sé suffi-ciente a garantire che i giovani
possano disporre in ogni momento della giusta quantità dei giusti posti
di tirocinio, ha spiegato il Consigliere federale Joseph Deiss.

La Costituzione federale imporrebbe già oggi alla Confederazione e ai
Cantoni di adoperarsi per una formazione appropriata dei giovani. Nel
campo della formazione professionale, questo obiettivo è per-seguito
insieme all'economia. Il Consiglio federale e il Parlamento vogliono
mantenere intatta questa collaborazione tra economia privata e pubblica
amministrazione.

Secondo le indicazioni fornite dal comitato d'iniziativa, nel nuovo
Fondo per la formazione professionale dovrebbero confluire annualmente
dai 400 ai 500 milioni di franchi. Se si dovesse delineare una carenza
di posti di tirocinio, i Cantoni dovrebbero attingere a questi fondi
per istituire scuole professionali a tempo pieno. Le aziende sarebbero
indotte a delegare allo Stato la loro responsabilità per la formazione
professionale di base in cambio del pagamento di una tassa.
Contrariamente alle intenzioni dei promotori dell'iniziativa, il numero
di «fruitori clandestini» - ossia di datori di lavoro che non si
assumono alcuna responsabilità per la formazione - aumenterebbe
ulteriormente. Vi è pertanto il rischio che l'ormai affermato sistema
duale della formazione professionale si trasformi in un sistema in cui
è lo Stato a garantire la formazione, mentre l'economia si limita a
finanziarla.

La nuova Legge federale sulla formazione professionale (nLFPr) prevede
inoltre strumenti per la crea-zione di fondi per la formazione
professionale. Essa impone altresì alla Confederazione, ai Cantoni e
alle organizzazioni del mondo del lavoro di garantire un'offerta
appropriata di opportunità di formazio-ne e conferisce al Consiglio
federale la competenza di adottare, nel limite dei mezzi disponibili,
prov-vedimenti temporanei per contrastare gli squilibri del mercato
della formazione professionale di base. Per affrontare a breve e medio
termine gli attuali problemi del mercato dei posti di tirocinio, sarà
costi-tuita una task-force composta da rappresentanti della
Confederazione, dei Cantoni e delle organizza-zioni del mondo del
lavoro.

Manuel Sager
Responsabile della comunicazione DFE
tel. 031 322 20 25
manuel.sager@evd.admin.ch

 Helen Stotzer
Comunicazione
Ufficio federale della Formazione e della Tecnologia (UFFT)
tel. 031 322 83 63
helen.stotzer@bbt.admin.ch