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3,3 miliardi di disavanzo - Il Consiglio federale prende atto della chiusura dei conti 2002

COMUNICATO STAMPA

3,3 miliardi di disavanzo - Il Consiglio federale prende atto della chiusura
dei conti 2002

12 feb 2003 (DFF) Nella sua seduta odierna, il Consiglio federale ha preso
conoscenza delle cifre definitive del conto di Stato 2002. Il disavanzo di
circa 3,3 miliardi è di gran lunga superiore alle maggiori uscite
preventivate di 294 milioni (senza il ricavo della vendita delle azioni
Swisscom). I motivi principali alla base dell'elevato disavanzo sono da
ricercare in un vero e proprio crollo del gettito dell'imposta federale
diretta e dell'imposta preventiva (2,3 miliardi meno del preventivo) e nelle
minori entrate dell'imposta sul valore aggiunto e delle tasse di bollo (1,5
miliardi in meno). Il forte calo delle entrate ha tuttavia avuto
ripercussioni anche sulle uscite. Dato che le quote di terzi alle entrate
della Confederazione sono aumentate meno del previsto ne è risultato un
volume di uscite di 0,5 miliardi inferiore rispetto al preventivo.

La situazione delle finanze federali è estremamente precaria. Il conto di
Stato chiude con un disavanzo di 3,3 miliardi invece dei 294 milioni
preventivati (senza tener conto del ricavo di 3,7 miliardi proveniente dalla
vendita delle azioni Swisscom). Alla luce dell'evoluzione congiunturale, il
saldo del 2002 avrebbe dovuto essere leggermente negativo. Le massicce
minori entrate fiscali segnatamente nell'ambito dell'imposta federale
diretta e dell'imposta preventiva sono le principali ragioni di un tale
disavanzo. Anche le tasse di bollo, l'imposta sul valore aggiunto e
l'imposta sugli oli minerali hanno registrato un gettito inferiore al
previsto. Solo la tassa sul traffico pesante e i dazi d'importazione sono
stati più redditizi del previsto. Il forte calo delle entrate ha avuto anche
ripercussioni sulle uscite. Dato che le quote di terzi alle entrate della
Confederazione sono aumentate meno del previsto ne è risultato un volume di
uscite di 0,5 miliardi inferiore rispetto al preventivo.

Obiettivo di bilancio 2001 raggiunto - strategia di risanamento avviata

Dato che i criteri del freno all'indebitamento non sono applicabili né al
preventivo 2002 né alla valutazione del conto di Stato 2002, il risultato
deve essere giudicato in base al vigente obiettivo di bilancio 2001 ancorato
nella Costituzione. Esso limita il disavanzo massimo ammesso al due per
cento delle entrate e non fa distinzione tra entrate ordinarie e
straordinarie. Se si tiene conto del ricavo straordinario della vendita
delle azioni Swisscom, lo scorso anno l'obiettivo di bilancio 2001 è stato
superato. Con un disavanzo di 3,3 miliardi di franchi, il conto finanziario
non sarebbe conforme alla Costituzione. Il disavanzo come pure la
sfavorevole situazione di base nel piano finanziario aggiornato, con
ulteriori eccedenze di uscite che si delineano all'orizzonte per gli anni
dal 2004 al 2006, richiedono correttivi che non sono possibili con misure di
preventivo e di risparmio convenzionali. Per poter tenere sotto controllo
l'indesiderata evoluzione complessiva, il Consiglio federale ha adottato
alla fine del mese di gennaio 2003 un pacchetto inteso ad alleggerire le
finanze federali di due miliardi. Si tratta di circa 1,6 miliardi di misure
di risparmio che colpiscono ogni settore di compiti. Altri alleggerimenti
dovrebbero risultare con i maggiori utili della Banca nazionale, l'imposta
sul tabacco e un'imposta speciale sugli alcopop. Inoltre, lo sgravio fiscale
previsto dalla riforma fiscale sull'imposizione della famiglia deve
dipendere dalla situazione finanziaria. Secondo il parere del Consiglio
federale, una sua entrata in vigore può essere infatti presa in
considerazione solo quando, compatibilmente con il freno all'indebitamento,
la situazione finanziaria lo permetterà. Un aumento di imposte è da prendere
in considerazione quale ultima misura, qualora il crollo delle entrate fosse
di natura strutturale e/o il Parlamento mantenesse le sue decisioni in
materia di uscite.

(Per la tabella vedi
www.dff.admin.ch/i/dok/medien/medienmitteilungen/2003/02/rechnung.pdf)

L'evoluzione delle entrate

Nel 2002, le entrate complessive si sono scostate notevolmente dai valori
preventivati. Per quanto concerne le entrate fiscali forti crolli rispetto
al budget sono stati in particolare registrati dall'imposta federale diretta
(-1,2 miliardi) e dall'imposta preventiva (-1,1 miliardi), ma anche
dall'imposta sul valore aggiunto (-743 milioni), dalle tasse di bollo (-731
milioni) e dall'imposta sugli oli minerali (-373 milioni). La tassa sul
traffico pesante (+153 milioni) e i dazi d'importazione (+64) hanno invece
prodotto un gettito superiore alle previsioni. Nel settore non fiscale le
maggiori entrate sono essenzialmente dovute alle riduzioni del valore
nominale effettuate da Swisscom (+332 milioni), a tasse ed emolumenti (+109
milioni) più elevati, a maggiori rimborsi dei mutui della garanzia contro i
rischi delle esportazioni (+20 milioni) nonché a un maggiore utile netto
della Regia degli alcool (+15 milioni). La seguente tabella fornisce una
panoramica delle entrate:

(Per la tabella vedi
www.dff.admin.ch/i/dok/medien/medienmitteilungen/2003/02/rechnung.pdf)

Le considerevoli minori entrate nell'ambito dell'imposta federale diretta
sono da ricondurre soprattutto agli utili più contenuti delle persone
giuridiche. A causa della diminuzione del reddito del lavoro anche le
entrate fiscali delle persone fisiche sono state minori di quelle
preventivate. Per quanto riguarda l'imposta preventiva, le minori entrate
sono dovute soprattutto ai dividendi e agli interessi. Il passaggio alla
procedura di notifica per le persone giuridiche avvenuto due anni fa ha
nuovamente causato minori entrate. Il gettito delle tasse di bollo
rispecchia l'evoluzione negativa della borsa e le minori entrate
dell'imposta sugli oli minerali sono in parte imputabili alle previsioni
troppo ottimistiche del budget (diminuzione dei prezzi nella Lombardia). Per
la prima volta dalla sua introduzione nel 1995, l'imposta sul valore
aggiunto ha registrato meno entrate rispetto all'anno precedente.

Le uscite sono state di 534 milioni inferiori (1,0%) rispetto al preventivo.
La causa principale risiede negli interessi e nelle minori quote di terzi
all'imposta federale diretta, all'imposta preventiva e all'imposta sul
valore aggiunto, in quanto le entrate fiscali non hanno raggiunto i valori
del preventivo. Anche le uscite per la difesa nazionale sono state inferiori
alle aspettative del preventivo (formazione). La previdenza sociale
(assicurazione per la vecchiaia e l'invalidità), le relazioni con l'estero
(aiuto allo sviluppo) nonché l'agricoltura (settore dell'economia lattiera)
hanno sollecitato più mezzi.

Rispetto all'anno precedente (2001) le uscite sono aumentate di 500 milioni,
vale a dire dell'1,0 per cento. Gli incrementi si sono registrati
soprattutto a livello di interessi passivi, previdenza sociale
(assicurazione per la vecchiaia e l'invalidità), formazione e ricerca
(formazione professionale, Università, ricerca fondamentale) nonché
agricoltura (economia lattiera). Una diminuzione delle uscite è stata
conseguita nelle relazioni con l'estero (2001: crediti transitori
straordinari in favore della Jugoslavia e del Tagikistan) e nella difesa
nazionale (formazione, acquisto di materiale).

In dettaglio le variazioni rispetto al preventivo (P) 2002 e al conto
finanziario (C) 2001 si presentano come segue:

(Per la tabella vedi
www.dff.admin.ch/i/dok/medien/medienmitteilungen/2003/02/rechnung.pdf)

Il Consiglio federale presenterà e commenterà in dettaglio il risultato nel
messaggio concernente il conto di Stato 2002. La pubblicazione è prevista
per la seconda metà di aprile del 2003.

Informazioni:
Peter Saurer, Amm. federale delle finanze, tel. (031) 322 60 09
Andreas Pfammatter, Amm. federale delle finanze, tel. (031) 322 60 54

Dipartimento federale delle finanze DFF
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