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La consigliera federale Metzler-Arnold incontra il ministro di giustizia francese

Fitta agenda e firma di un protocollo addizionale sull'estradizione

Berna, 10.02.2003. Lunedì a Berna la consigliera federale Ruth
Metzler-Arnold ha ricevuto il suo omologo francese Dominique Perben. In
occasione dell'incontro è stato firmato un protocollo addizionale bilaterale
alla Convenzione europea di estradizione. I due ministri hanno inoltre
discusso di lotta a terrorismo e criminalità organizzata, di
Schengen/Dublino, della tutela dei minori a livello internazionale, del
sovraccarico del Tribunale europeo per i diritti dell'uomo e del vertice del
G8 a Evian.

Il protocollo addizionale firmato oggi, da sottoporre ancora
all'approvazione del Parlamento, ha un grande valore dal punto di vista
pratico. In base al diritto svizzero attualmente in vigore, la Svizzera già
accorda l'estradizione semplificata allo Stato richiedente, se l'individuo
ricercato acconsente al suo trasferimento. Grazie a questa procedura si
eseguono circa la metà di tutte le estradizioni. Il protocollo addizionale
istituisce ora la procedura d'estradizione semplificata da parte della
Francia nei confronti della Svizzera.

In futuro, grazie a una procedura semplificata, non occorrerà formulare
alcuna domanda formale di estradizione per consegnare allo Stato richiedente
l'individuo ricercato che non si oppone all'estradizione. La procedura
semplificata sarà espletata direttamente dalle autorità competenti e
consentirà di ridurre notevolmente i tempi. La rapida consegna della persona
ricercata allo Stato richiedente eviterà ritardi nel procedimento penale.

Durante il loro colloquio, il capo del Dipartimento federale di giustizia e
polizia e il ministro di giustizia francese hanno sottolineato l'importanza
della lotta al terrorismo e al relativo finanziamento, nonché della lotta
alla criminalità organizzata. La consigliera federale Ruth Metzler-Arnold ha
inoltre ribadito che il segreto bancario non impedisce di combattere
efficacemente contro il crimine e ha approfittato dell'occasione per
spiegare la posizione della Svizzera a riguardo del dossier
Schengen/Dublino.

I due ministri hanno discusso del caso delle madri francesi rifugiatesi nel
Canton Vaud. Entrambi si sono detti soddisfatti delle garanzie offerte dalla
Convenzione dell'Aia nell'ambito della tutela dei minori a livello
internazionale.

In merito al G8 i ministri di giustizia hanno constatato che la
collaborazione tra Francia e Svizzera procede nella giusta direzione e si
sono trovati d'accordo nel concedere ai no global la possibilità di
manifestare pacificamente e di partecipare al dialogo.

Altre informazioni:
Servizio d'informazione DFGP, tel. 031 322 18 18