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Posizione della Svizzera in merito alla crisi irachena – Informazione del portavoce del Consiglio federale

La consigliera federale Calmy-Rey, capo del Dipartimento federale degli affari esteri, ha proposto al Consiglio federale di confermare e precisare la sua posizione in merito alla crisi irachena.

Il Consiglio federale ribadisce la sua ferma opposizione a ogni proliferazione di armi di distruzione di massa e sostiene senza riserve la missione d’ispezione dell’ONU. Invita le autorità irachene ad accordare tutto l’appoggio necessario all’UNMOVIC. Per la Svizzera è essenziale che tutti i mezzi pacifici siano messi a frutto prima di prevedere l’uso della forza.

Il Consiglio federale ritiene che la risoluzione 1441 dell’ONU non costituisca una base sufficiente per un’azione militare contro l’Iraq. Se necessario, il Consiglio di sicurezza dovrebbe adottare una nuova risoluzione che autorizzi l’uso della forza. Senza una tale risoluzione, un intervento degli Stati Uniti o di una coalizione di Stati contro l’Iraq dovrebbe essere considerato un conflitto armato tra Stati. In questo caso si applicherebbe il diritto della neutralità.

Il Consiglio federale invita tutte le parti coinvolte a rispettare integralmente il diritto internazionale umanitario.

Il portavoce del Consiglio federale

Achille Casanova, vicecancelliere

Berna, 22 gennaio 2003

(UNMOVIC = United Nations Monitoring, Verification and Inspection Commission)