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La Svizzera nel Consiglio d'Europa : rapporto per l'anno 2002

Berna, 17 gennaio 2003

Comunicato stampa

La Svizzera nel Consiglio d'Europa : rapporto per l'anno 2002

Il rapporto per l'anno 2002 si sofferma in particolare sui diritti umani
nell'ambito della lotta al terrorismo, sull'attività della Corte europea dei
diritti dell'uomo e sui vari protocolli recentemente varati.

Nel 2002 l'attività del Consiglio d'Europa è stata ancora influenzata dalle
conseguenze degli attentati terroristici compiuti contro gli Stati Uniti l'
11 settembre 2001. In luglio il Comitato dei ministri ha approvato le
"Direttive sui diritti umani e la lotta al terrorismo" - la prima normativa
di questo genere a livello internazionale - elaborate con un importante
contributo da parte della Svizzera. Le direttive rammentano la necessità di
rispettare anche nella lotta al terrorismo alcuni principi fondamentali come
il divieto di arbitrio, la legalità delle misure antiterrorismo e la
proibizione assoluta della tortura.

La Corte europea dei diritti dell'uomo è ancora oberata di lavoro. La
Svizzera ha stanziato un contributo straordinario di 250'000 franchi poiché
ritiene importante che si intervenga velocemente per migliorare la
situazione. Nel 2002 la Corte ha pronunciato quattro sentenze che riguardano
la Svizzera e in due casi ha ravvisato una violazione della Convenzione
europea dei diritti dell'uomo (CEDU). Un caso riguardava il diritto di una
parte in causa di prendere conoscenza di tutti i pareri a disposizione del
giudice, mentre il secondo concerneva la durata eccessiva di una procedura
davanti al Tribunale federale.

Il Comitato dei ministri ha emanato diverse raccomandazioni relative fra l'
altro alla protezione della donne contro la violenza, la cooperazione
internazionale in caso di catastrofi e l'accesso ai documenti pubblici.

Inoltre ha emanato un protocollo aggiuntivo della Convenzione sui diritti
dell'uomo e la biomedicina relativo al trapianto di organi, il protocollo
n.13 della CEDU che prevede l'abolizione della pena di morte in ogni
circostanza e il protocollo aggiuntivo alla Convenzione contro il doping. La
Svizzera ha firmato le prime due convenzioni e figura tra i primi Paesi che
hanno già ratificato il protocollo n.13.

La Svizzera ha sempre partecipato attivamente ai lavori del Consiglio d'
Europa nell'ambito del Comitato dei ministri, nei comitati direttivi nonché
nei gruppi di esperti e spesso ha anche assunto la presidenza dei lavori.

 Nella seduta del 15 gennaio 2003 il Consiglio federale ha approvato il
rapporto sulle attività della Svizzera nel Consiglio d'Europa durante l'anno
2002.

Per ulteriori informazioni:
Michel Coquoz, Divisione politica I, Sezione Consiglio d'Europa, tel. 031
322 35 38.

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