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Fissate le tariffe del Cardiocentro

Due decisioni del Consiglio federale sui ricorsi

Berna, 20.12.2002. Mercoledí, il Consiglio federale ha deciso in merito alla
controversia sulle tariffe applicabili nell'assicurazione obbligatoria delle
cure medico-sanitarie per degenze presso il Cardiocentro a Lugano: da un
canto ha parzialmente accolto un ricorso del Cardiocentro che chiedeva
tariffe piú elevate e, dall'altra, ha respinto quello degli assicuratori
malattia che chiedevano il dimezzamento delle tariffe.

Nel 2001 il Consiglio di Stato del Canton Ticino, in seguito alla mancata
conclusione di una convenzione tariffale tra la Federazione ticinese degli
assicuratori malattia (FTAM) e la Fondazione Cardiocentro Ticino
(Cardiocentro), emanò un decreto esecutivo che fissava le tariffe valevoli a
partire dal 1° luglio 2000 presso il Cardiocentro. Il Cardiocentro interpose
ricorso contro il decreto esecutivo del Consiglio di Stato del Canton
Ticino, concludendo al suo annullamento e alla fissazione di tariffe piú
elevate. Qualche tempo dopo anche la FTAM presentò un ricorso contro detto
decreto esecutivo, concludendo che le tariffe dovevano essere ridotte della
metà, ritenuto che il Cardiocentro dovrebbe essere trattato come un istituto
di cure privato sussidiato dal Cantone.

Il Cardiocentro non è sovvenzionato dall'ente pubblico
Il Cardiocentro è un istituto di cura privato che - fatta eccezione per un
contributo straordinario e una tantum per il primo anno d'esercizio - non è
sovvenzionato dall'ente. Per tale motivo, gli assicuratori malattia devono
prendere a loro carico la totalità delle spese di gestione. Per contro, la
situazione particolare del Cardiocentro e le modalità del suo trasferimento
al Cantone, pianificato fra 25 anni, non permettono di considerare gli oneri
d'investimento per la determinazione delle tariffe. Inoltre, accertato che
nel Cardiocentro sono effettuate piú operazioni di quelle previste nella
pianificazione cantonale, il Consiglio federale ha confermato la deduzione
del 5 per cento sui costi computabili, decretata dal Consiglio di Stato del
Canton Ticino.

Altre informazioni:
Peter Müller, vicedirettore, Ufficio federale di giustizia, tel. 031 322 41
33 Giampiero Vacalli, Ufficio federale di giustizia, tel. 031 322 40 95