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Revisione per rafforzare i diritti popolari: una modernizzazione moderata

Votazione del 9 febbraio 2003

Berna, 20.12.2002. L'introduzione dell'iniziativa popolare generica e
l'estensione del referendum in materia di trattati internazionali mirano a
modernizzare i diritti popolari e ad adeguarli alle esigenze odierne. Il 9
febbraio 2003 popolo e Cantoni sono chiamati ad esprimersi sulla revisione
dei diritti popolari.
In nessun altro Paese il popolo dispone di possibilità di partecipazione
altrettanto estese ed eterogenee come in Svizzera. I diritti popolari si
sono costantemente evoluti e affinati. L'oggetto concernente la revisione
dei diritti popolari si muove sulla medesima direttrice e auspica anzi fare
un ulteriore passo avanti. Esso vuole anzitutto colmare le lacune esistenti
modernizzando e adeguando meglio i diritti popolari alle esigenze degli
aventi diritto di voto.
Gli sforzi per una revisione dei diritti popolari risalgono alla riforma
della Costituzione federale. Il progetto del Consiglio federale concernente
una revisione totale fallì davanti al Parlamento in ragione del proposto
aumento del numero di firme necessarie per lanciare iniziative e referendum.
Il Parlamento riprese le proposte del Consiglio federale suscettibili di
raccogliere una maggioranza di voti e preparò un pacchetto con due revisioni
rilevanti: l'introduzione dell'iniziativa popolare generica e l'estensione
del referendum in materia di trattati internazionali.
Introduzione dell'iniziativa popolare generica
Le iniziative costituzionali non riguardano norme costituzionali
propriamente dette bensì unicamente disposizioni di legge. In futuro con
l'iniziativa popolare generica 100'000 aventi diritto di voto potranno
presentare una richiesta di modifica della Costituzione federale o di una
legge. L'Assemblea federale concretizza il testo e sceglie il livello
normativo più adeguato (costituzionale o legislativo). Come sinora una
modifica della Costituzione federale andrebbe obbligatoriamente sottoposta
al voto di popolo e Cantoni, mentre una modifica legislativa andrebbe
sottoposta al popolo soltanto se venisse lanciato un referendum. Con questo
nuovo diritto d'iniziativa il popolo potrà proporre anche modifiche
legislative a livello federale come già avviene in tutti i Cantoni.

Estensione del referendum facoltativo sui trattati internazionali
Dal momento che una parte sempre più rilevante di questioni viene risolta a
livello internazionale, occorre ampliare i diritti popolari per quanto
concerne i trattati internazionali. Ai sensi del diritto attuale è possibile
lanciare il referendum contro un trattato internazionale soltanto in quattro
casi: se è di durata indeterminata e indenunciabile, se prevede l'adesione a
un'organizzazione internazionale, se implica un'unificazione multilaterale
del diritto per più Stati o se l'Assemblea federale decide di propria sponte
di sottoporre al referendum facoltativo un trattato internazionale. Affinché
il popolo abbia la possibilità di pronunciarsi in merito a tutti i trattati
internazionali importanti già al momento della conclusione, occorre dunque
estendere il campo di applicazione del referendum in materia di trattati
internazionali a tutti quei trattati comprendenti disposizioni importanti
che contengono norme di diritto o per l'attuazione dei quali è necessaria
l'emanazione di leggi federali. In tal modo è possibile avviare il dibattito
politico già al momento della conclusione del trattato internazionale. Se
poi si rendesse necessaria l'emanazione di un atto legislativo d'attuazione,
l'Assemblea federale ha la possibilità di sottoporre a referendum simultaneo
e quale pacchetto unico il trattato internazionale e i pertinenti atti
legislativi d'attuazione.

Adeguamenti di natura tecnica
Accanto a queste due revisioni rilevanti, l'oggetto prevede anche alcuni
miglioramenti di natura tecnica. In futuro sarà possibile evitare risultati
nulli in caso di votazione su iniziativa e controprogetto. Inoltre
l'Assemblea federale disporrà della possibilità di raccomandare il "doppio
SÌ" in caso di iniziativa e controprogetto, alla stregua dei partiti e delle
associazioni.

Altre informazioni:

Vicedirettore Luzius Mader, Ufficio federale di giustizia, tel. 031 / 322 41
02
Werner Bussmann, Ufficio federale di giustizia, tel. 031 / 322 47 98