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Adozione del protocollo facoltativo alla Convenzione contro la tortura

DIPARTIMENTO FEDERALE DEGLI AFFARI ESTERI

Berna, 18 dicembre 2002

Comunicato stampa

Adozione del protocollo facoltativo alla Convenzione contro la tortura

L'Assemblea generale dell'ONU ha adottato oggi il protocollo facoltativo
alla Convenzione contro la tortura ed altre pene o trattamenti crudeli,
inumani o degradanti. La Svizzera, che da tempo sostiene gli sforzi profusi
in tal senso, approva questa decisione.

Questo protocollo facoltativo istituisce il primo strumento universale di
prevenzione alla tortura. Il protocollo prevede infatti che esperti
indipendenti di un comitato internazionale possano visitare periodicamente
gli istituti di detenzione e i posti di polizia dei Paesi parte. Questi
ultimi si impegnano inoltre a creare a livello nazionale meccanismi di
prevenzione della tortura.

Da sempre la Svizzera attribuisce grande importanza alla prevenzione della
tortura e alla lotta contro la stessa nonché alla riabilitazione delle
vittime. Il nostro Paese ha pertanto seguito e sostenuto attentamente i
lavori preliminari all'adozione di questo protocollo facoltativo. Il
protocollo, dal quale ci si attende una diminuzione massiccia della pratica
della tortura a livello mondiale, entra in vigore appena sarà stato firmato
da venti Stati.

In vista di un'eventuale ratificazione da parte della Svizzera, l'
amministrazione federale istituirà un gruppo di lavoro interdipartimentale
incaricato di esaminare segnatamente le possibilità di attuazione del
meccanismo nazionale. Il lavoro di questo gruppo sarà svolto in stretta
collaborazione con i Cantoni, le cui competenze sarebbero toccate in prima
linea.

La Svizzera ha ratificato la Convenzione contro la tortura ed altre pene o
trattamenti crudeli, inumani o degradanti il 2 dicembre 1986. La Convenzione
è entrata in vigore il 26 giugno 1987.

Per informazioni ulteriori:
Arthur Mattli, Sezione Diritti dell'uomo e diritto umanitario, tel. 031 322
30 76