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Il Consiglio federale concretizza la sua posizione in merito a USIS

Luce verde al DFGP per sviluppare ulteriormente USIS

Berna, 24.10.2002. Nella seduta del 23.10.2002 il Consiglio federale si è
chinato sul recente rapporto relativo al progetto USIS. Su proposta del
Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) ha preso ulteriori
decisioni d'impostazione in merito allo sviluppo ulteriore e all'attuazione
del progetto relativo all'esame della sicurezza interna in Svizzera (USIS)
sostenuto sia dalla Confederazione sia dai Cantoni.

Il rapporto USIS III (Esame del sistema di sicurezza interna della Svizzera)
dimostra che in Svizzera gli organici di polizia non sono sufficienti.

Problema centrale "frontiera"
Per quanto riguarda l'assetto dei controlli alla frontiera, il Consiglio
federale ha dichiarato di voler mantenere l'attuale ripartizione dei
compiti; vale a dire il Corpo delle guardie di confine (Cgcf) rimane
integrato nel Dipartimento federale delle finanze (DFF); è previsto di
elaborare un piano di concretizzazione e di attuazione concernente la
compensazione del sottorganico del Cgcf, rilevato da tempo. Dato che il Cgcf
è coadiuvato da tempo dalle guardie delle fortificazioni, il Dipartimento
della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) e il
DFF devono esaminare se e come impostare in futuro il sostegno del Cgcf da
parte del Corpo della guardia di fortificazione (CGF). USIS doveva anche
esaminare la sostituzione dei controlli alla frontiera con controlli mobili
e mirati in caso di associazione a Schengen.
Poiché i negoziati tra Svizzera e UE in merito all'adesione a
Schengen/Dublino sono in corso, il DFGP intende ottenere un sostegno
politico più ampio per l'impostazione delle misure in caso di adesione a
Schengen. Nel frattempo occorre esaminare nei particolari, insieme alla
Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e polizia (CDCGP), le misure
di compensazione relative all'abrogazione dei controlli alla frontiera.

Problema centrale "lacuna"
Il rapporto USIS III evidenzia un sottorganico delle forze d'ordine (lacuna)
sia nei Cantoni sia presso la Confederazione. I corpi di polizia cantonali e
municipali che, in parte, stanno svolgendo compiti di sicurezza, affidati
loro dalla Confederazione, quali ad esempio la protezione di magistrati e di
ambasciate, la scorta di voli, ecc., non dispongono di organici sufficienti.
Su proposta del DFGP, il Consiglio federale ha deciso di seguire due
varianti. Nella variante "Mix-Minus" sarà esaminato, se e come i Cantoni
possano essere sgravati dai compiti federali, rispettivamente quali compiti
la Confederazione può assumere essa stessa. Quando è necessario un grado di
sicurezza più elevato, la Confederazione deve poter ricorrere ai Cantoni. Le
forze d'ordine dei Cantoni (100-300 agenti secondo USIS) sarebbero
sottoposte a una formazione speciale in vista dei compiti federali; la
Confederazione si assumerebbe una parte dei costi di formazione e di
equipaggiamento. La variante "Mix", che su proposta del DFGP non sarà
sviluppata ulteriormente, prevedeva la possibilità che la stessa
Confederazione mettesse a disposizione gli organici supplementari.
Parallelamente anche la variante "Cantoni" sarà seguita ulteriormente,
secondo la quale i Cantoni si assumono i compiti della Confederazione.

A prescindere dai lavori di USIS, il Consiglio federale tratterà in una
prossima seduta questioni politiche di fondamentale importanza per quanto
riguarda la sicurezza interna. Dette questioni fungeranno per il DFGP come
base di discussione con il CDCGP che partecipa insieme al DFGP al progetto
USIS.

Ulteriore modo di procedere
In occasione della riunione annuale, il 14 e 15 novembre 2002, la CDCGP
discuterà il rapporto e le proposte del rapporto USIS III. Le singole
conclusioni e le soluzioni saranno presentate dal Consiglio federale nel
corso dell'anno prossimo.

Altre informazioni:
Servizio d'informazione DFGP, tel. 031 / 322 18 18