Stemma della Svizzera

CONFOEDERATIO HELVETICA
Le autorità federali della Confederazione Svizzera

Home page
Mail
Cerca

L'iniziativa dell'UDC sull'asilo è un palliativo

Berna, 15.10.2002. La consigliera federale Ruth Metzler-Arnold vuole
affrontare le sfide del settore dell'asilo con misure efficienti e insieme
al Consiglio federale è contro soluzioni palliative come quelle chieste
dall'iniziativa dell'UDC. Ciò è quanto ha dichiarato martedì a Berna. Anche
la consigliera di Stato sangallese Karin Keller- Sutter (PLR) si è detta
contraria all'iniziativa "contro gli abusi in materia d'asilo" in votazione
il prossimo 24 novembre.

L'iniziativa popolare è stata lanciata nel 1999, ossia quando molte persone
cercarono da noi protezione dalla guerra nel Kosovo. Conclusa la guerra,
oltre 42'000 profughi rientrarono in patria. Da allora l'effettivo dei
richiedenti d'asilo e delle persone ammesse provvisoriamente in Svizzera è
diminuito da 120'000 a 67'000 unità. Nel contempo anche i costi si sono
ridotti di mezzo miliardo di franchi.

Regolamentazione relativa allo Stato terzo
La regolamentazione relativa allo Stato terzo, come è proposta dall'UDC,
lascia presupporre che grazie alla nuova fattispecie di non entrata nel
merito sia possibile ridurre il numero di richiedenti l'asilo in Svizzera.
Ciò implica tuttavia la disponibilità dello Stato terzo a riammettere le
persone in questione. Senza tale garanzia questi richiedenti l'asilo restano
in Svizzera. Sia la consigliera federale Metzler-Arnold sia la consigliera
di Stato Keller-Sutter sostengono una politica d'asilo che obbliga i
richiedenti l'asilo respinti a lasciare effettivamente il nostro Paese.

La regolamentazione relativa allo Stato terzo proposta dall'UDC non rispetta
inoltre la tradizione umanitaria della Svizzera. Implicherebbe anche
decisioni di non entrata nel merito nei confronti di persone che invece sono
effettivamente perseguitate ai sensi della Convenzione di Ginevra sullo
statuto dei rifugiati.

Prestazioni di aiuto sociale

La consigliera federale Metzler-Arnold si è detta contraria a fissare a
livello federale le aliquote dell'aiuto sociale per i richiedenti l'asilo,
perché il conseguente trasferimento della competenza in materia dai Cantoni
alla Confederazione cagionerebbe costi elevati. Le 26 strutture cantonali e
le conoscenze specifiche dei Cantoni diventerebbero praticamente inutili.
Inoltre, se la Confederazione fosse competente per versare le prestazioni di
aiuto sociale, sarebbe altresì tenuta a costruire centri federali di
notevole dimensioni. Poiché nessun Cantone metterebbe volontariamente a
disposizioni terreno edificabile è già scontato che vi sarebbero conflitti
con i Cantoni e i Comuni. Un cambiamento delle competenze non porta
risparmi, ma bensì spese supplementari per la Confederazione dell'ordine di
80 a 100 milioni di franchi.
La revisione parziale della legge sull'asilo introduce un nuovo sistema di
finanziamento che prevede incentivi finanziari per i Cantoni i quali
accelerano l'esecuzione dei rinvii. Questa è la soluzione adatta per ridurre
le spese.

Nemmeno la richiesta di limitare l'aiuto sociale in caso di mancata
collaborazione è una novità. Già oggi molti Cantoni dispongono, accanto alle
già esistenti fattispecie di riduzione a livello federale, di ulteriori basi
legali per limitare l'aiuto sociale nei confronti dei richiedenti l'asilo e
delle persone ammesse provvisoriamente che violano il loro obbligo di
collaborazione.
Non è l'unificazione legale dell'aiuto sociale sul piano federale, bensì
unicamente l'attuazione coerente delle disposizioni esistenti nei Cantoni
che porta al successo.

Procedura accelerata

La consigliera di Stato Keller-Sutter è convinta che quanto più si accelera
la procedura decisionale relativa a domande d'asilo abusive e quanto più
domande di questo tipo sono trattate tanto prima sarà possibile avviare i
rinvii; in altri termini, quanto più corta è la durata di soggiorno, tanto
più importante è l'effetto deterrente. Per tale ragione, sostiene la
proposta del Consiglio federale presentata nella revisione parziale della
legge sull'asilo secondo cui l'UFR può disporre la carcerazione in vista del
rinvio forzato della durata di 20 giorni già nel centro di registrazione, se
è data una decisione di non entrata nel merito e se il rinvio è prevedibile.

La consigliera di Stato Keller-Sutter rileva che l'iniziativa dell'UDC non
fornisce nemmeno spunti per migliorare l'esecuzione degli allontanamenti.
Giudica positivamente, tra l'altro, che la nuova legge sugli stranieri
semplifichi i presupposti per la carcerazioni in vista del rinvio forzato,
agevolando le autorità cantonali nell'applicazione delle misure coercitive.

Nessuna soluzione dei problemi, in compenso costi supplementari

L'iniziativa dell'UDC non fornisce alcun vero contributo alla soluzione dei
problemi esistenti nel settore dell'asilo. L'unificazione a livello svizzero
dei costi assistenziali voluta dall'iniziativa causa alla Confederazione da
80 a 100 milioni di franchi di costi supplementari. Il divieto di lavoro,
previsto dall'iniziativa dell'UDC, causerebbe costi assistenziali
supplementari di 33 a 38 milioni di franchi.

Si chiedono soluzioni come quelle che propone il Consiglio federale nella
revisione parziale della legge sull'asilo e non proposte palliative come
quelle dell'iniziativa dell'UDC.

Altre informazioni:
Servizio d'informazione DFGP, tel. 031 / 322 18 18